Nel pomeriggio, una richiesta di aiuto è giunta al numero di emergenza 112 da parte di una giovane residente di via Sturiale a Catania, che ha segnalato con evidente preoccupazione la presenza di un uomo in stato di agitazione, intento a forzare l’ingresso della sua abitazione mentre si trovava all’interno con i figli minori.
La Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania, che ha ricevuto la richiesta di aiuto, ha immediatamente attivato una pattuglia del Nucleo Radiomobile già in servizio nella zona, impegnata in attività di controllo del territorio finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati. La “gazzella” è giunta sul posto in pochissimi minuti, trovando la donna visibilmente scossa, che ha fornito all’equipaggio una prima ricostruzione dell’accaduto.
Secondo quanto riferito, l’uomo – armato di un bastone – avrebbe inizialmente tentato di introdursi nell’abitazione adiacente forzando un cancelletto, per poi spostarsi verso la porta della sua casa, colpendola con calci e intimandole di aprire.
Nemmeno l’arrivo di un familiare era riuscito a placarne l’aggressività: l’uomo avrebbe tentato di colpirlo con il bastone, danneggiando inoltre l’auto con cui era arrivato, prima di allontanarsi a piedi tra le vie vicine.
In considerazione della condotta particolarmente violenta, la Centrale ha disposto l’invio dei motociclisti della Radiomobile in zona per rafforzare l’intervento e garantire un’adeguata cornice di sicurezza.
Le ricerche avviate nell’immediato hanno consentito di rintracciare l’individuo poco dopo, in una stradina limitrofa. Alla vista dei militari, il soggetto – successivamente identificato in un 31enne di cittadinanza straniera, senza fissa dimora e con precedenti – ha tentato di sottrarsi al controllo, prima dandosi alla fuga, poi opponendo resistenza con spintoni e brandendo ancora il bastone.
I Carabinieri, formati anche per operare in contesti ad alta criticità, hanno inizialmente cercato il dialogo nel tentativo di farlo desistere spontaneamente. Tuttavia, di fronte al suo persistente atteggiamento aggressivo e alla pericolosità della situazione, sono stati costretti a intervenire in modo più deciso. Con grande professionalità e non senza sforzo, sono riusciti a disarmarlo, immobilizzarlo e metterlo in sicurezza all’interno dell’autovettura di servizio, per poi condurlo in caserma.
Da una prima ricostruzione, lo scatto d’ira e il comportamento aggressivo dell’arrestato sembrerebbero riconducibili a una situazione di disagio personale.
Sulla base degli elementi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, tentata violazione di domicilio e danneggiamento, ferma restando la presunzione d’innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.