Giarre, Consiglio comunale, Barbagallo richiama la Giunta: «Partecipare non è un favore, ma un dovere istituzionale» -
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Giarre, Consiglio comunale, Barbagallo richiama la Giunta: «Partecipare non è un favore, ma un dovere istituzionale»

Giarre, Consiglio comunale, Barbagallo richiama la Giunta: «Partecipare non è un favore, ma un dovere istituzionale»

“Vi ricordo che la partecipazione della Giunta ai Consigli comunali non è un atto di cortesia né un favore concesso a chi siede tra i banchi dell’opposizione o della maggioranza. È un dovere preciso, sancito dalla legge e dal rispetto istituzionale che tutti dobbiamo garantire”.

Il presidente del Consiglio comunale Giovanni Barbagallo in una lettera tira le orecchie all’Amministrazione comunale perchè “sino ad oggi pochissime interrogazioni dei colleghi consiglieri comunali hanno ricevuto una risposta scritta e, soprattutto, spesso e volentieri ho notato una forma di “insofferenza” alle istanze che i colleghi hanno esplicitato in aula. Più volte ho cercato di fare da “ponte” tra le legittime richieste dei Consiglieri e le adeguate risposte che l’Amministrazione dovrebbe dare”.

Il presidente del Civico consesso richiama così all’ordine l’amministrazione Cantarella per la reiterata assenza nei Consigli Comunali, “soprattutto durante le sedute in cui si svolge l’attività ispettiva, momento cardine del confronto democratico e del controllo politico-amministrativo”.

Eppure, come ricorda Barbagallo, “L’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) stabilisce chiaramente le prerogative dei consiglieri comunali, riconoscendo loro il diritto di ottenere dagli organi dell’amministrazione tutte le informazioni utili all’espletamento del mandato. A questa previsione normativa si aggiunge il principio, non meno vincolante, secondo cui gli amministratori devono garantire la loro presenza, la loro parola e le loro risposte, specie durante i lavori del Consiglio”.

A Giarre, in verità, i sindaci che si sono succeduti sono stati sempre allergici alle attività ispettive del Consiglio comunale o comunque i rapporti con i consiglieri sono stati sempre complicati, sia quando le maggioranze erano bulgare, (come durante la sindacatura Sodano) sia quando le amministrazioni comunali in Consiglio non avevano la maggioranza (Bonaccorsi e D’Anna).

In altri Comuni funziona diversamente: i consiglieri sono ad esempio maggiormente coinvolti nell’attività amministrativa dell’assessore di riferimento, vi sono consiglieri che sono delegati dal sindaco nei quartieri, c’è una maggiore protagonismo dei consiglieri, formule che potranno pure essere discutibili ma che garantiscono un maggiore coinvolgimento del Consiglio nelle scelte dell’amministrazione e una maggiore stabilità alle sindacature.

A Giarre i sindaci hanno sempre cercato un’emancipazione dai consiglieri e questo ha comportato sovente delle crisi. Oltre a quanto ha scritto Barbagallo “non si tratta di una questione formale. Si tratta della credibilità delle istituzioni, che noi tutti ci onoriamo di rappresentare. Si tratta di dare corpo e voce al dibattito politico e democratico. Si tratta di onorare l’impegno che ciascuno di noi ha assunto davanti ai cittadini di Giarre nell’ottobre del 2021. Governare significa anche affrontare le critiche, spiegare le scelte, difendere le decisioni”, motivo per cui Barbagallo ha invitato l’amministrazione a “garantire la presenza ai prossimi Consigli Comunali, specie durante le sedute ispettive”.

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