Nella mattinata di oggi, mercoledì, presso la Casa Circondariale di Giarre, si è verificato un grave episodio che ha messo a repentaglio la sicurezza del personale e dei detenuti.
Durante la convocazione del consiglio di disciplina, un detenuto già noto per comportamenti violenti ha reagito con estrema aggressività, riuscendo a sottrarsi temporaneamente alla custodia degli agenti. Approfittando della situazione, ha azionato un estintore da 50 kg, saturando l’area con una densa nube di polvere estinguente. Questo ha causato difficoltà respiratorie e irritazioni oculari al personale di Polizia Penitenziaria, al personale civile e amministrativo presente.
L’aria irrespirabile ha reso necessario l’evacuazione immediata dei civili e il trasferimento temporaneo dei detenuti ai cortili passeggi.
Successivamente, il detenuto si è arrampicato sulla rete dei cortili, raggiungendo il tetto della passerella, da dove ha minacciato di lanciarsi nel vuoto se non avesse potuto parlare con un giudice riguardo a presunti disagi personali. Solo grazie all’intervento coordinato di psicologi, personale di Polizia Penitenziaria, un detenuto connazionale e, infine, del magistrato, è stato possibile convincere il detenuto a desistere e a scendere dal tetto.
“Questo ennesimo episodio evidenzia le gravi criticità strutturali e organizzative del carcere di Giarre, già segnalate in precedenza – commenta Massimiliano Geraci della segreteria provinciale Uspp Catania -. La cronica carenza di personale, la presenza di detenuti con problematiche psichiatriche e la mancanza di adeguati strumenti di prevenzione e sicurezza rendono l’ambiente lavorativo estremamente pericoloso e stressante per gli operatori.
L’USPP ribadisce l’urgenza di interventi concreti da parte dell’Amministrazione, sia a livello regionale che nazionale, auspicando una revisione degli organici che tengano conto delle effettive necessità operative del piccolo istituto penitenziario giarrese. In particolare, si evidenzia la difficoltà crescente nella gestione di detenuti refrattari all’ordinamento penitenziario o affetti da disturbi psichiatrici, per i quali si rendono indispensabili risorse umane adeguate, formazione specialistica e misure organizzative idonee a garantire la sicurezza e la funzionalità del sistema.
È imprescindibile – conclude Geraci – garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per il personale penitenziario, al fine di assicurare l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti di pena. L’USPP continuerà a vigilare e a sollecitare le istituzioni affinché vengano adottate misure efficaci per affrontare e risolvere le problematiche del sistema penitenziario”.