Non aumenteranno quest’anno le tariffe della tassa sui rifiuti, così come, invece, era previsto nel piano economico-finanziario.
Questa sera il Consiglio comunale approverà la proposta di deliberazione 52 avente ad oggetto “Tributo comunale sui rifiuti (Tari) – conferma delle tariffe e per l’anno 2025” che rimarranno invariate rispetto a quelle votate nel 2024 che, invece, erano aumentate di circa il 6-7% (clicca e leggi Giarre, il Consiglio comunale vota l’aumento della Tari) causando una pioggia di polemiche e persino la crisi politica (clicca e leggi Giarre, sulla Tari scontro tra Consiglio comunale e Giunta. I consiglieri: “Non ci stiamo a fare da capro espiatorio”).
La III commissione consiliare, bilancio e finanze, presieduta da Carmelo Strazzeri, ha già esaminato il Piano economico finanziario, Pef, insieme all’assessore all’ecologia Giuseppe Cavallaro e ai funzionari competenti, Giuseppe Pistorio dei tributi e Carmelo Torrisi del servizio ecologia.
Durante la seduta, come riferisce Strazzeri, “è emerso che nei primi mesi di quest’anno non sono aumentate le spese di conferimento rispetto all’anno scorso. Nel 2024, invece, rispetto all’anno precedente, si era registrato un aumento intorno al 6-7%. Rimodulando il Pef, su richiesta della commissione, è stato possibile mantenere la tassa rifiuti al livello dello scorso anno”. Il nuovo Pef sarà approvato stasera dal Consiglio.
Che fine ha fatto, invece, il contributo di oltre 700mila euro erogato nel 2024 dalla Regione per compensare i maggiori costi di conferimento in discarica e che l’amministrazione aveva promesso di utilizzare per ripianare l’aumento del 2024?
Come si ricorderà il Consiglio comunale aveva approvato una mozione incidentale affinchè questi 700mila euro servissero per abbassare la tassa rifiuti. L’amministrazione prometteva invece di usarne solo una parte per annullare l’aumento dovuto del 2024.
“In commissione, invece – commenta Strazzeri -, è stato appurato che questi 700mila euro sono stati utilizzati per ripianare debiti degli anni precedenti, non tenendo così conto dell’indicazione data, invece, dal Civico consesso (clicca e leggi Giarre, servizio rifiuti: tra incertezze, proroghe, risarcimenti e fondi “smarriti”“.
Delle due opzioni possibili non ne è andata in porto neanche una per la gioia dei contribuenti, almeno coloro che pagano la Tari…
“Tuttavia – come riconosce lo stesso Strazzeri -, il problema è anche la riscossione della tassa rifiuti: la paga tra il 45 e il 50% dei giarresi, purtroppo”.
Ma il problema della riscossione sarà al centro di altre sedute della III commissione.