Duplice femminicidio di Riposto, i fotogrammi del delitto in via Duca del Mare -
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Duplice femminicidio di Riposto, i fotogrammi del delitto in via Duca del Mare

Duplice femminicidio di Riposto, i fotogrammi del delitto in via Duca del Mare

Nei video di Melina su Tik Tok  vi sarebbe  la chiave dei delitti di Riposto. Una delle due vittime, Melina Marino uccisa per prima in auto in sosta sul ciglio della strada, sul lungomare Pantano, ha postato numerosi video di sfida – alcuni usando delle frasi doppiate da terzi – con riferimenti che ora, a tragedia compiuta, appaiono chiarissimi. Video di aperta sfida (pubblicati sino a 5 giorni prima della tragedia), senza mai fare nomi ma, citando degli episodi. Gli investigatori stanno decriptando ogni singolo video nell’intento di ricostruire il complesso movente.

Si privilegia la pista passionale. Come confermano gli inquirenti La Motta avrebbe avuto una relazione con entrambe le vittime. Ieri, frattanto, sul fronte delle indagini, Il Gip Luca Lorenzetti ha confermato la custodia cautelare in carcere per il 55enne ripostese Luciano Valvo, fermato dai carabinieri per concorso in omicidio, su disposizione della Procura di Catania, nell’ambito dell’inchiesta su uno dei due femminicidi di Riposto, dove l’ergastolano ripostese Salvatore “Turi” La Motta, 63 anni,  mentre era in permesso premio ha ucciso  Carmelina “Melina” Marino, di 48 anni (freddata nella sua auto nel lungomare ripostese), e Santa Castorina, di 50, assassinata sul marciapiede della centralissima via Roma, prima di togliersi la vita, in via La Farina, davanti la Stazione dei Cc di Riposto.

Come conferma il suo legale, avv. Enzo Iofrida, secondo il Gip il Valvo è anch’egli responsabile dell’omicidio. E aggiunge: “era prevedibile una decisione di questo tipo all’indomani di un evento così grave. Vedremo se il Tribunale della libertà, cui ci rivolgeremo,  condividerà le argomentazioni espresse dal Gip Lorenzetti, oppure quelle che esprimerà questa difesa”.

Il coinvolgimento dell’autista di La Motta, Luciano Valvo, nell’omicidio della Marino, troverebbe conferma nell’attenta visione delle immagini registrate da una delle tre telecamere che inquadrano la zona e che hanno convinto gli inquirenti sul ruolo del presunto complice. Valvo quando arriva in via Duca del Mare, sul lungomare, parcheggia la Golf dietro la Ignis della Marino.

La Motta scende dalla vettura e raggiunge a piedi il veicolo con a bordo la vittima e apre lo sportello posteriore, cogliendo di sorpesa la donna. A quel punto, estrae la pistola dal proprio marsupio ed esplode l’unico colpo da distanza ravvicinata. Negli attimi successivi la Golf guidata da Valvo, va in retromarcia per una rapida ripartenza.

La Motta sale subito a bordo della Golf, facendosi accompagnare dal suo “autista” sino a piazza San Pietro. Da questo momento in poi rimane a piedi. E tutto diventa sempre più misterioso. L’uomo, come si è appreso poi la sera, si è visto con la seconda vittima salendo a bordo della Panda, per poi ucciderla platealmente in via Roma, appena parcheggiata l’auto.

Oggi intanto è in programma  il conferimento dell’incarico al medico legale da parte del pm per poi programmare – forse già per domani – l’autopsia sui corpi delle due vittime, attualmente nell’obitorio del Policlinico di Catania..

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