Acireale, dopo il sisma del 2018 riapre al culto l'edificio sacro "Santa Maria del Carmelo" di Pennisi -
Catania
16°

Acireale, dopo il sisma del 2018 riapre al culto l’edificio sacro “Santa Maria del Carmelo” di Pennisi

Acireale, dopo il sisma del 2018 riapre al culto l’edificio sacro “Santa Maria del Carmelo” di Pennisi

È stata una giornata di gioia e gratitudine quella vissuta ieri, lunedì 15 dicembre, dalla comunità di Pennisi, che ha varcato la soglia della chiesa “Santa Maria del Carmelo”, restituita al culto dopo gli interventi di ricostruzione seguiti al sisma di Santo Stefano del 26 dicembre 2018. Un evento atteso, partecipato e sentito, che ha segnato una nuova pagina nella vita del territorio.

La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità religiose, civili e militari, dei tecnici impegnati nei lavori e di numerosi fedeli che hanno gremito il sagrato, accompagnando il vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti nel solenne ingresso in chiesa. La riapertura coincide inoltre con il 125° anniversario dell’apertura al culto dell’edificio sacro, rendendo il momento ancora più significativo per la comunità.

«Questa chiesa che oggi riapre – ha sottolineato mons. Raspanti – è segno di rinascita e di fiducia nel futuro. È il frutto di una collaborazione vera tra istituzioni, Chiesa e cittadini, e testimonia una fede che ha saputo trasformare la prova in speranza. Invito a guardare questa chiesa non solo come un luogo di aggregazione sociale, ma soprattutto come cuore vivo della comunità».

Accanto al vescovo, il parroco don Samson Socorro Fernandes, visibilmente emozionato, ha espresso la gratitudine della comunità: «Per Pennisi questo non è solo il ritorno in un edificio, ma il ritrovarsi come popolo. In questi anni non abbiamo mai smesso di pregare e di credere che questo giorno sarebbe arrivato. Oggi possiamo dire che la speranza ha vinto».

Nel corso della serata è intervenuto il Commissario straordinario per la ricostruzione dell’Area Etnea, dott. Salvatore Scalia, che ha evidenziato come la riapertura della chiesa di Pennisi rappresenti «un esempio concreto di ricostruzione efficace, capace di coniugare sicurezza, tutela del patrimonio e rispetto dell’identità dei luoghi, restituendo centralità alle comunità colpite dal sisma».

I lavori di restauro, finanziati con fondi per la ricostruzione post-sisma per un importo complessivo di quasi 2Milioni di euro, sono stati preceduti da un concorso di idee, che ha posto al centro qualità architettonica, sicurezza e valore simbolico dell’edificio.

Gli interventi hanno riguardato il consolidamento strutturale della chiesa, il restauro architettonico degli spazi liturgici, la realizzazione di una nuova struttura interna in acciaio e la ricostruzione del campanile, concepito come “torcia della memoria”, segno visibile della ferita subita e della rinascita della comunità.

La giornata si è conclusa con la Santa Messa Solenne, culmine di una celebrazione che ha sancito non solo la riapertura di un edificio sacro, ma il ritorno di un luogo profondamente radicato nella vita e nell’identità della comunità di Pennisi.

Il suono delle campane, tornato a diffondersi, ha suggellato una festa di popolo che guarda al futuro con rinnovata fiducia, che ha dato inoltre l’inizio a 125 giorni di Indulgenza Plenaria.

Potrebbero interessarti anche