I Carabinieri della stazione di Mascali, unitamente ai colleghi del Nucleo Radiomobile di Giarre, hanno denunciato, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva, un 49enne mascalese, per il reato di lesioni personali aggravate e porto di arma impropria ai danni di un 22enne di Fiumefreddo di Sicilia ma residente a Santa Venerina.
Al riguardo, un pomeriggio di fine agosto, la vittima, un giovane di 22anni, si è presentata in caserma con una ferita ad un braccio dal quale perdeva copiosamente sangue.
Nell’immediatezza i militari hanno cercato di tamponare la fuoriuscita di sangue in attesa dell’arrivo di un’ambulanza e, contestualmente hanno appreso che il ragazzo conosceva il nome e il numero di cellulare del suo aggressore.
In sinergia con i colleghi del Radiomobile di Giarre sono stati effettuati accertamenti per risalire all’intestatario dell’utenza e all’indirizzo di residenza. Nel frattempo una pattuglia, seguendo le tracce di sangue in strada sono arrivati ad un’abitazione, peraltro poco distante dalla caserma dove, nell’immediatezza, si sono recati i Carabinieri.
Qui i militari hanno trovato un uomo, identificato per un 49enne, perfettamente corrispondente alla descrizione della vittima e nelle generalità, riscontrate anche dall’esito degli accertamenti nel frattempo arrivati.
Nel frattempo personale medico del nosocomio dove era stata trasportata la vittima ha informato i militari che il 22enne aveva riportato una grave ferita e stava per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Presso l’abitazione del 49enne i Carabinieri hanno trovato nel cruscotto dell’auto di proprietà dell’uomo due coltelli di media dimensione, poi sequestrati, entrambi a serramanico e di cui uno con evidenti tracce di sangue sulla lama.
Le serrate indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti dai Carabinieri al fine di ricostruire la dinamica della vicenda, hanno permesso di raccogliere ulteriori elementi di riscontro a quanto raccontato dalla vittima.
E in effetti, dalla visione delle immagini, registrate da una telecamera nelle vicinanze, i militari hanno visto chiaramente le fasi finali dell’aggressione, che sarebbe da ricondurre a motivi personali, in particolare, il momento in cui il 49enne sferra un colpo all’altezza del collo dell’antagonista, colpendolo, solo alla spalla ma provocando comunque gravi lesioni.
Sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale perciò i Carabinieri lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria.