Pochi mesi e Mascali, nella primavera 2026, sarà chiamata ad esprimere il proprio voto, ad eleggere il nuovo Consiglio comunale e il nuovo sindaco che per i successivi 5 anni reggerà la macchina amministrativa locale.
Un paese, quello di Mascali, che si estende dal mare alla montagna, quasi 38 km², con poco meno di 15 mila abitanti, un paese dalle grandi potenzialità naturalistiche ed economiche e che negli ultimi 10 anni (pardon 11 per effetto del Covid), per ben due mandati, è stato retto dal sindaco Luigi Messina.
In paese si registra già un grande fermento. Si incominciano a compattare le prime coalizioni, sono iniziati i primi incontri politici e iniziano a circolare i primi nomi che aspirano alla carica di primo cittadino. Il tutto ancora in modo semi-sommerso.
In vista delle ormai prossime amministrative la prima voce che si leva è quella di Alberto Cardillo, segretario provinciale di Fratelli d’Italia e Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale ai Beni Culturali che afferma di essere “pronto alla sfida, con umiltà e ambizione”.
“Non cerchiamo poltrone ma un cantiere aperto, per costruire sul serio un futuro migliore e diverso per i nostri figli – afferma Cardillo -. Altre realtà della fascia jonica sono partite molto più indietro di Mascali e sono riuscite a fare molti passi avanti. Purtroppo Mascali ha perduto molte occasioni e molto tempo. È un cruccio che sinceramente non mi dà pace”.
“Sento la responsabilità di tanti amici e concittadini che ripongono fiducia nella mia persona e nel progetto di “Mascali Cambia”, per questo dialogo aperto con tutti coloro abbiano la credibilità personale e politica per lavorare al cambiamento della città, ma nessun compromesso al ribasso. Da segretario provinciale di Fratelli d’Italia e Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale ai Beni Culturali – dice Cardillo – qualcuno potrebbe dire “ma chi glielo fa fare? Effettivamente se si parlasse di puro calcolo, tutto potrebbe indurmi ad allontanarmi dalle mie origini, ma Mascali è un affare di cuore non di calcolo politico.
Per il mio Paese ci sarò sempre, quale che sia il ruolo”.
Il progetto di Cardillo parte da una squadra che abbia voglia di rilancio, che aspiri ad un orizzonte comune, che unisca in sinergia i Comuni della fascia ionica etnea, che riduca i tempi della burocrazia grazie anche all’assunzione di nuove risorse umane; che smuova le coscienze e le persone, sfruttando anche la vicinanza di un governo di centro destra a livello nazionale, regionale e provinciale, perché possa fare da collante fra le amministrazioni locali e le istituzioni superiori per promuovere nuove attrazioni sul territorio, nuove opere pubbliche, finanziamenti, che facciano nascere nuove imprese e lavoro”.
Nei prossimi mesi sentiremo nuove voci, nuove proposte e vi renderemo conto delle coalizioni che si formeranno.
L’augurio è quello che venga messo al primo posto il bene del cittadino e del paese, ricco di storia, di attrazioni naturali e paesaggistiche, e non prevalga l’interesse privato e di pochi, perché sia una scelta fatta col cuore e non dettata dall’opportunità e dal vantaggio personale ed economico.