Stamane, nella villa Garibaldi a Giarre, si è tenuta l’inaugurazione della “Panchina Blu, contro il Bullismo”, ultima iniziativa in ordine di tempo del Ccrr – Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, progetto che l’associazione “Un’altra storia cantiere jonico etneo” gestisce in collaborazione con il Comune di Giarre e i 3 Istituti comprensivi di Giarre.
Si tratta della seconda esperienza, la prima fu interrotta per via del Covid. Il progetto, negli intenti dei promotori, evidenzia come le ragazze e i ragazzi costituiscono una risorsa straordinaria da non considerare solo come potenzialità: sono cittadine e cittadini dell’oggi, portatrici e portatori di bisogni ed istanze, spesso inespresse, che hanno valenza universale, al di là dello specifico inerente la fascia d’età.
Queste cittadine e questi cittadini devono avere voce, devono avere un ruolo riconosciuto nella comunità locale, devono essere protagonisti di un percorso originale, frutto di un pensare, di un sentire che risenta quanto meno possibile dei modelli proposti o imposti dal mondo adulto.
Tale approccio è frutto di una cultura, un modo di essere che prevede di dare peso e significato alle molteplici “presenze” che compongono la società, cercando di creare interazione, cooperazione, dialettica costruttiva, organicità, sintesi unitaria, tenendo saldamente presenti i principi di uguaglianza e giustizia e avendo come riferimento imprescindibile il valore della dignità umana.
Il progetto si propone di far sperimentare l’esercizio della cittadinanza attiva; sviluppare le capacità di confronto libero e plurale, di negoziazione e gestione dei conflitti; sviluppare e rafforzare il legame con il territorio di appartenenza e con le sue istituzioni; far conoscere la Costituzione italiana.
Durante questi 2 anni, attraverso incontri settimanali e quindicinali, l’associazione ha lavorato per la crescita della coscienza civica dei ragazzi, che di seguito si è concretizzata nella ideazione e realizzazione di interventi sul territorio. Una che ha suscitato curiosità è stata la “Multa Morale” una sorta di monito sul comportamento incivile di (parecchi) automobilisti a Giarre.
Un’altra iniziativa che ha raccolto positivi consensi è stata una serie di video interviste ai cittadini, invitandoli ad esprimersi sulle condizioni di vita a Giarre.