Hanno tentato di truffare alcuni ignari automobilisti in transito in via Santa Sofia a Catania, accusandoli di aver danneggiato la loro auto in modo da ricavarne un risarcimento illecito.
Il piano criminale di due catanesi di 55 e 40 anni, entrambi con precedenti specifici per truffa, è andato in fumo grazie alla decisiva collaborazione tra la Polizia di Stato e un cittadino, vittima della tentata truffa.
L’uomo ha subito chiesto l’intervento dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo-Ognina” dopo essersi imbattuto nei due che, mettendo in scena la “truffa dello specchietto”, hanno tentato di far credere di aver subito un danno. Nello specifico, entrambi hanno cercato in tutti i modi di far credere alla vittima della tentata truffa di aver urtato il retrovisore della loro auto, provocando alcuni fantomatici danni per i quali hanno chiesto insistentemente una somma di denaro a titolo di risarcimento.
Il cittadino, però, non solo non ha pagato, ma ha segnalato tutto ai poliziotti che, in pochi minuti, hanno raggiunto via Santa Sofia dove hanno individuato i due soggetti, a bordo di un’utilitaria, mentre si aggiravano ancora nella zona, per mettere a segno una nuova truffa.
Una volta fermati per essere identificati e controllati, il 55enne e il 40enne hanno fornito i loro documenti ai poliziotti dimostrando insofferenza. Dagli accertamenti è emerso che l’auto era priva di revisione periodica e non aveva la copertura assicurativa per la responsabilità civile; inoltre, il conducente aveva la patente scaduta da diversi mesi. I poliziotti hanno notato pure come l’uomo alla guida sembrasse ubriaco e, per fugare ogni sospetto, hanno effettuato l’alcol test che ha confermato le intuizioni degli agenti. Infatti, dal test è risultato un tasso alcolemico di 2,07 gl, superiore ai limiti stabiliti dalla legge.
Pertanto, il conducente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di guida in stato di ebbrezza, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. Inoltre, gli è stata ritirata la patente, mentre l’auto è stata posta a sequestro amministrativo per le violazioni al Codice della Strada riscontrate durante le fasi dei controlli.