Scommesse: i dati del 2023 e la sentenza della Cassazione -
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Scommesse: i dati del 2023 e la sentenza della Cassazione

Scommesse: i dati del 2023 e la sentenza della Cassazione

Il tempo per i primi bilanci dell’anno 2023 è arrivato anche per il comparto delle scommesse sportive, virtuali e online. L’anno corrente non sembra contraddire il trend in crescita, per quanto concerne i dati di spesa, che si è andato delineando negli ultimi quattro anni. Rafforzato dalla pandemia, almeno per quanto riguarda il canale online, che durante l’emergenza ha superato quello fisico, ad oggi il settore, stando ai numeri ufficiali di aprile, vale 35 milioni di euro di spesa. La raccolta, ovvero il totale delle giocate, considerate al netto delle vincite realizzate, ha raggiunto invece il picco di 240 milioni di euro, soltanto nel mese considerato. I dati sono relativi alle scommesse virtuali in agenzia, e provengono direttamente dai numeri forniti da ADM, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ex AAMS), sulla base di quelli indicati dai singoli concessionari licenziatari, per poi essere elaborati da Agimeg, l’Agenzia di Stampa del Mercato dei Giochi.

Quello che emerge, in particolare, sono le singole percentuali di contribuzione dei bookmaker considerati, visto che il 92 per cento del totale è accorpato da pochi operatori. Entrando nel vivo della classifica, Lottomatica, Snai Tech, Sisal, Eurobet e Planet Win 365 sono in testa con rispettive percentuali del 36%, 17,4%, 15,5 %, 14,2% e 8,8%. Le storiche piattaforme con una lunga tradizione alle spalle, come Sisal, dividono dunque importanti fette di mercato anche con siti di scommesse stranieri, autorizzati da ADM ad operare in Italia con regolare licenza, da Eurobet a Planetwin.

Da febbraio scorso, in realtà, si registra una netta ripresa del settore retail, anche tenendo conto del fatto che molti concessionari integrano l’offerta in maniera “multicanale”, ovvero unendo le forze del comparto terrestre con quello online: un modo per riaffermare la propria presenza e per adottare strategie di marketing e brand reputation più solide e convincenti. In particolare, tornando al secondo mese dell’anno, le scommesse sportive a quota fissa hanno raggiunto una spesa di 210,7 milioni di euro in agenzia, contro i 128, 6 milioni di euro dell’online.

Un breve focus sulla distribuzione regionale delle schedine giocate vede in prima linea la città di Napoli, seguita da Roma e Milano: nei tre capoluoghi, rispettivamente, sono stati spesi nelle scommesse sportive 19,6 milioni di euro, 7,8 milioni di euro e 6,1 milioni. I numeri riguardano il primo trimestre 2023, quando le vincite hanno superato i 352 milioni di euro.

Per quanto riguarda le Regioni nella loro estensione, la Sicilia è al terzo posto dopo la Campania e la Lombardia in riferimento alla raccolta online – nel 2021 sono stati spesi 7 miliardi e oltre in un anno – mentre è situata al sesto posto per quella fisica, almeno relativamente alla spesa pro-capite.

La normativa sul gioco: novità

La vitalità del comparto ha posto più volte lo stesso all’attenzione del legislatore e della giurisprudenza, a partire dalla Suprema Corte.

Di recente, con un’ordinanza del 7 marzo 2023, la Cassazione è intervenuta sulla questione della tassazione dei Centri Trasmissione Dati, i quali raccolgono scommesse per conto di aziende straniere. In particolar modo è stato stabilito che, anche in caso di raccolta che avviene all’esterno del regime concessorio – si ricorda che la licenza ADM è la sola che autorizza legalmente ad operare – le ricevitorie che agiscono per conto di bookmakers senza licenza sono comunque tenuti al versamento dei tributi, oltre alle dovute sanzioni.

Quanto alla normativa italiana, da tempo si discute del tema del riordino, come pensato e proposto dalla Legge Delega messa a punto dal sottosegretario al MEF Federico Freni durante la precedente legislatura. Tra i temi considerati più centrali rientra quello dell’armonizzazione tra la disciplina locale e nazionale, ma anche il contrasto all’illegalità, la razionalizzazione della rete fisica e la revisione rispetto ai titoli che abilitano all’offerta di giochi e scommesse, anche online.

Attualmente, intanto, alla Camera dei Deputati vanno avanti le audizioni in merito a un disegno di legge dal titolo “Delega al Governo per la riforma fiscale”, al cui interno, in base alla memoria delle Regioni, la questione del riordino assume una particolare rilevanza e urgenza.

L’attesa concertazione tra Stato e Regioni potrebbe infatti risolvere annose questioni e regolarizzare il comparto, definitivamente, a tutto vantaggio dell’offerta autorizzata.

 

 

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