Sulla tentata rapina di giovedì sera ai danni della storica gioielleria D’Ambra di via Callipoli si appendono i particolari inediti di quanto è accaduto e le modalità con cui hanno agito i malviventi.
LA PANDA ARANCIONE
Come anticipato nei giorni scorsi la coppia di rapinatori ha usato una Panda. L’utilitaria, di colore arancione, era stata rubata poche ore prima della rapina nell’area perimetrale interna del centro commerciale Conforama, in contrada Rovettazzo.
I rapinatori, una volta fuggiti, dopo avere rinunciato al colpo, nell’immediatezza dei fatti, percorrendo via Teatro e poi il corso Messina, si sono diretti a Santa Maria la Strada, abbandonando la vettura lungo la via Penturo, poco distante un centro commerciale.
IL CAMBIO DEL MEZZO A SANTA MARIA LA STRADA
Qui, hanno cambiato mezzo e, casco in testa, in sella ad uno scooter Honda Sh, hanno percorso la via Ruggero I in direzione di Giarre centro, incrociando una gazzella dei Cc che si era già messa alla ricerca dei malviventi, dopo l’allarme rapina lanciato dalla centrale operativa.
L’INSEGUIMENTO DEI CARABINIERI
I militari del Norm hanno percepito che si trattava dei rapinatori della gioielleria e si sono lanciati a folle velocità all’inseguimento dello scooter che, superato il ponte Macchia, in prossimità di via Finocchiaro Aprile, ha poi pericolosamente imboccato in senso unico la strada attraverso cui si raggiunge un noto supermercato e da lì raggiungere la via Fratelli Giuffrida, riuscendo poi a dileguarsi, sfuggendo alla pattuglia dei Cc, una volta raggiunto il corso Messina.
Le indagini, a questo punto, potrebbero concentrarsi sulle immagini della video sorveglianza della gioielleria e dei negozi circostanti per riuscire a dare un volto ai due rapinatori e sulle eventuali impronte digitali lasciate sul volante della Panda.