Gestione emergenza Covid: voci su imminente trasferimento dei reparti da Acireale a Giarre -
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Gestione emergenza Covid: voci su imminente trasferimento dei reparti da Acireale a Giarre

Gestione emergenza Covid: voci su imminente trasferimento dei reparti da Acireale a Giarre

L’ospedale Sant’Isidoro di Giarre potrebbe ospitare a breve i degenti del nosocomio acese. La notizia fa pendant con la decisione assunta dalla Regione ovvero che l’intero ospedale di Acireale verrà convertito a “ospedale COVID”. Mossa a sorpresa che ha indignato il sindaco Stefano Alì.  Il primo cittadino sui social giudica “inaccettabile questa decisione, presa senza tenere conto delle esigenze dei cittadini e senza consultare i Comuni serviti dall’ospedale di Acireale. Si mette a rischio la salute della gente. Sospendere il pronto soccorso può causare effetti drammatici. Viene colpito un ospedale senza direttore, il dottore Cristaudo è in ferie pre pensionamento”.

Tornando all’ospedale di Giarre,  fonti sindacali, per l’appunto, confermano che la notte scorsa i primari del presidio ospedaliero di Acireale d’intesa con l’assessore regionale alla Salute, Razza, avrebbero deciso che a partire dal 3 novembre i reparti del nosocomio di Acireale saranno trasferiti all’ospedale di Giarre. Resta da capire con quali criteri i degenti “no Covid” verrebbero smistati al Sant’Isidoro. E in tal senso l’ospedale di Giarre altro non sarebbe che una gigantesca astanteria, oltretutto limitata dai cantieri ancora in corso per la realizzazione del nuovo pronto soccorso. Sullo sfondo dell’intera vicenda, come sempre, il silenzio assordante delle istituzioni locali. Giarre, in primis. Al netto delle passerelle pre elettorali con foto annesse.

LE REAZIONI

L’avv. Santo Primavera, ex consigliere provinciale: “La notizia sulla trasformazione emergenziale dell’ospedale di Acireale in centro Covid, oltre a confermare purtroppo la situazione di pericolo epidemiologico sul nostro territorio che ancora incautamente si minimizza e per cui necessitano misure precauzionali di altra natura , trasformerebbe il nosocomio di Giarre in una sorta di “ospedale da campo” per malati no-covid la cui esigenza per alcuni è oggi soltanto allocarli sotto un tetto senza la minima preoccupazione di strumenti e personale per la cura e assistenza medica. L’ospedale di Giarre è nelle prossime ore nelle condizioni di fornire tutti i servizi medicali e di pronto soccorso? Le istituzioni rispondano ai cittadini con la verità! Non si può ulteriormente calpestare il diritto alla salute.
Già nei mesi scorsi, senza perdere tempo si sarebbe dovuto riaprire l’ospedale di Giarre con i reparti previsti e soltanto dopo programmare eventuali azioni straordinarie come questa paventata. Giarre non può più subire il danno e la beffa, perché di questo si tratta. I cittadini e i malati hanno il diritto a un ospedale funzionante e non a un ricovero di fortuna per poveri disgraziati”.

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