Onoranze funebri e start up: quello che offrono oggi? Soprattutto trasparenza -
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Onoranze funebri e start up: quello che offrono oggi? Soprattutto trasparenza

Onoranze funebri e start up: quello che offrono oggi? Soprattutto trasparenza

Il settore dei funerali, al momento, nel mondo è uno dei più redditizi del mercato. Praticamente, non fallirà mai e il motivo è ben chiaro. Per questa ragione sempre più start up stanno aprendo i propri orizzonti in questo senso, rendendo questo lavoro “tradizionale” sempre più high tech.

Mai vista la serie tv Six feet under? A quanto pare, si tratta di uno show molto apprezzato e che ha letteralmente toccato il cuore di tutti coloro che lo hanno seguito. Una delle cose che ha reso gli episodi di questa serie davvero unici è stato il tema portante della trama: la morte. I protagonisti hanno infatti un’agenzia di onoranze funebri.

Oltre a essere molto affascinante (e anche inquietante, per certi versi), questo settore nasconde tantissime opportunità economiche e professionali per i giovani d’oggi. Naturalmente in America, le agenzie sono molto più diffuse: i servizi di onoranze funebri sono molto più completi e avanzati rispetto alla maggior parte di quelli che vengono offerti qui in Italia, fatta eccezione per pochi casi, come quello di Lastello Milano. Quest’ultimo è un comparatore di funerali e onoranze funebri che permette di ricevere vari preventivi e alla fine dopo una serie di passaggi si arriverà a trovare l’agenzia adatta alle proprie esigenze

Negli Stati Uniti d’America, su oltre due milioni e mezzo di funerali celebrati ogni anno, entrano nelle casse degli addetti ai lavori (e anche dello Stato, tramite tasse) quasi ventuno miliardi di dollari in dodici mesi. Se si pensa che il preventivo di ciascuna funzione e dei vari servizi annessi si aggira sui nove mila dollari almeno, i risultati sono chiari. Questo è un settore, dal punto di vista finanziario, davvero vantaggioso.

Sebbene si facciano tantissime battute al riguardo, e la gente superstiziosa purtroppo ancora esiste, i giovani stanno sempre più aprendo i loro occhi e oggi concepiscono questa come una buona opzione per costruirsi una carriera e ricevere tanta gratificazione del proprio lavoro. Sì, perché chi si occupa di pompe funebri non fa un bene soltanto alle proprie tasche, ma offre un prezioso servizio per tutta la comunità.

Affrontare in maniera dignitosa la caducità della vita, come il passaggio vero e proprio e gli addii dati alle persone care è un gesto di grande umanità. Bisogna essere sensibili per occuparsi di questo per tutta la vita e soprattutto per stare a contatto con gente che soffre ogni giorno, come i medici, gli infermieri e chiunque si occupi dei più deboli.

Start up e trasparenza: cosa significa questo per il settore dei funerali?

Per quanto possa sembrare, di primo acchito, bizzarro, esistono nel mondo (e persino in Italia) già numerose start up che hanno deciso di investire preziose risorse per lo sviluppo di servizi high tech nel settore funerario. Questa cosa lascia perplesse solamente le persone che non hanno confidenza con internet o chi è ancora strettamente legato all’idea di funerale tradizionale.

Sta di fatto che, al giorno d’oggi, esistono moltissimi aspetti da considerare, prima di organizzare il funerale di una persona cara: il tipo di sepoltura o la cremazione, ossia il deposito della salma, la celebrazione e / o la veglia, il necrologio, il coinvolgimento di parenti e di amici, il cibo, il rispetto delle ultime volontà del defunto, i fiori. Sono tutti dettagli necessari, ma che in quel momento diventano per tutti noi, persone in lutto, assolutamente trascurabili.

Avere, allora, l’opportunità di trovare un’agenzia affidabile nella quale lavorano professionisti è di vitale importanza. Ecco perché è meglio, oggi, navigare in rete. Le start up sviluppano idee e usano le piattaforme sul web come vetrine per proporsi ai potenziali clienti. In questi siti, ben organizzati, è possibile ottenere informazioni chiare e complete riguardo a ogni dettaglio. Questa cosa non succede sempre, non quando si ha a che fare con un’impresa tradizionale, purtroppo.

 

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