Giarre, la Miss è finita. Andate in pace. Esplode la polemica sul web sullo spogliatoio allestito in una navata del Duomo VD -
Catania
22°

Giarre, la Miss è finita. Andate in pace. Esplode la polemica sul web sullo spogliatoio allestito in una navata del Duomo VD

Giarre, la Miss è finita. Andate in pace. Esplode la polemica sul web sullo spogliatoio allestito in una navata del Duomo VD

L’immagine di un gruppo di giovanissime modelle in bikini che esce da uno porticati dell’ottocentesco Duomo di Giarre per raggiungere il palco allestito in piazza ha provocato un vero terremoto sul web, scatenando sui social una pioggia di commenti.  Critici e sprezzanti, per lo più, contro la decisone adottata dal parroco don Nino Russo di concedere l’utilizzo del Duomo come spogliatoio.

In una delle navate del tempio sacro è stato realizzato un box, dove le modelle hanno cambiato, prima di ogni singola uscita, vari abiti succinti e costumi brasiliani, per poi sfilare sul palco della rassegna estiva Lidi in passerella. Piccata la replica del prelato:  “Nessun atto scandaloso: non penso che nel corpo umano ci possa essere, dato che è dono di Dio che si è incarnato nella nostra carne. Non dobbiamo tornare ai tempi di Michelangelo quando misero i braghettoni per coprir la nudità delle statue. Mi chiedo ancora: dove sta lo scandalo?  Oppure abbiamo bisogno sempre di gridare allo scandalo come nel Vangelo,  per poi sorbirci il giudizio di Gesù che, ad un certo punto afferma: vi scandalizzate per coprire i vostri scandali”

Michele Maccarrone, patron della manifestazione Lidi in passerella  soggiunge: “la scelta della chiesa è stata dettata dal fatto che nonostante i solleciti la Città Metropolitana  cui l’amministrazione comunale si era rivolta, non ci ha fornito il gazebo che avremmo utilizzato come spogliatoio. A quel punto ho avanzato la richiesta al parroco per utilizzo del Duomo; l’ho fatto con assoluta delicatezza e nella consapevolezza della sua sacralità”.

LA REPLICA DEL PATRON MICHELE MACCARRONE

 

 

Potrebbero interessarti anche