Rallentato dalla nota pandemia internazionale il percorso avviato dall’Ula Claai di Giarre riparte con l’obiettivo di riprendere l’interlocuzione avviata dal presidente Diego Bonaccorso con la Regione (assessorato regionale al Lavoro) e di rivedere alcuni punti oggetto di precedenti confronti a cominciare dai contributi apprendistato, saldo fondi garanzia, investimenti per creare lavoro. E inoltre: l’istituzione della figura del maestro artigiano. Nel contempo Ula Claai  continua a portare avanti l’idea di un progetto condiviso per il rilancio del comparto attraverso l’azione sinergica dei sindaci dell’area Jonica e pedemontana per individuare azioni tese allo sviluppo del territorio. “Siamo decisamente contrari alle cosiddette città stato – afferma Bonaccorso – la nostra visione è quella di promuovere una azione comune, coinvolgendo le varie amministrazioni locali per individuare infrastrutture e servizi che possano rilanciare il territorio convinti che si tratta di un percorso fattibile. In questo momento il mondo imprenditoriale ha bisogno che la politica locale  faccia fronte comune con gli artigiani, coinvolgendo la Regione affinché si possano creare i presupposti di un rilancio del  comparto artigianale e nel contempo creare le condizioni per fare divenire allettante il territorio così da invogliare le imprese ed investitori. Abbattendo tasse, burocrazia e lungaggini farraginose.

Restiamo convinti che Giarre e i Comuni limitrofi possano avere ulteriori basi di sviluppo e in questo senso abbiamo bisogno di infrastrutture urbane.  Ula Claai rinnova il proprio ringraziamento ai sindaci che con la loro unione credono nel nostro progetto di sviluppo, unitamente all’Ordine degli Architetti e dei Commercialisti,  consulenti del lavoro del Gal  e del Gac”.

Subito dopo la pausa estiva Ula Claai intende riproporre, attraverso un tavolo condiviso, alcuni importanti progetti, primo fra tutti il Progetto Minerva avviato nel lontano 1981 che coinvolge il mondo della scuola, un progetto che nasce dalla costatazione che le imprese si spopolano di giovani, e la maggioranza di essi, non avendo specifiche competenze, va ad accrescere il mondo dei senza lavoro. Un progetto che Ula Claai intende rafforzare e si pone l’obiettivo di suscitare, sin dalla giovanissima età, la cultura del lavoro, coniugando il sapere con il fare, allo scopo di fare scoprire agli alunni le loro attitudini e dare loro le basi per acquisire nuove conoscenze e nuove competenze che li proiettino attivamente verso il loro futuro lavorativo, convinti che “a 18 anni tutto diventa  più difficile”.

Ula Claai a settembre intende ripartire con il pieno coinvolgimento delle scuole e il supporto dell’amministrazione comunale. Partendo da Giarre dove il progetto ha una sua storia ben radicata ma che potrebbe essere estesa in altri Comuni dell’area jonica-pedemontana, sempre con l’obiettivo precipuo di riaprire quel ponte tra Scuola e Mondo del Lavoro.