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Risoluzione contratto con la Giarre Parcheggi, la dirigente Leonardi costretta a smenitire l’operato della Giunta

Risoluzione contratto con la Giarre Parcheggi, la dirigente Leonardi costretta a smenitire l’operato della Giunta

Cimabue al confronto è un dilettante. Ancora una volta il sindaco con la sua Giunta è stato smentito. Sbugiardato da uno dei suoi dirigenti di punta. E non è la prima volta. Questa volta a finire nel tritacarne è la Delibera di Giunta Municipale n. 81 del 7 agosto 2020 con cui viene affidato al RUP e Dirigente III Area (Ing. Giuseppa Rita Leonardi) il compito – assolutamente prioritario, indilazionabile ed urgente – di avviare l’istruttoria ed il procedimento amministrativo per la valutazione delle condizioni di fatto e di diritto circa la revoca dell’affidamento del Servizio di gestione e manutenzione del Parcheggio multipiano ”Jolanda” e del Servizio di sosta a tempo ed a pagamento (Strisce Blu) ed alla conseguente risoluzione del contratto con la “Giarre Parcheggi S.R.L.”.

La dirigente tecnica Leonardi dopo le roboanti dichiarazioni del sindaco riprese dalla stampa si è vista costretta a rappresentare il quadro precisando alcune circostanze.

Nella delibera viene, infratti, descritto che l’Ing. Leonardi con la nota protocollo n. 22964 del 29 giugno 2020, si sarebbe tra l’altro “dimostrata disponibile a compiere ogni e più opportuna valutazione ed avviare l’istruttoria del procedimento volto alla revoca dell’affidamento del Servizio in parola ed alla conseguente risoluzione del contratto con la “Giarre Parcheggi s.r.l.”, avendone tutte le competenze (tecniche, professionali e gestionali) e facoltà per agire in tal senso e trovandosi in possesso di tutta la documentazione riferita e/o riferibile al caso di specie”.

Quindi tale motivazione avrebbe legittimato l’adozione del provvedimento col quale è stata revocata una precedente Delibera che assegnava il compito – oggi affidato alla Leonardi – al Dirigente della II Area, peraltro con il supporto di due giuristi esperti del settore di riferimento (impegnando all’uopo € 8.000,00).

Sul punto l’ing. Leonardi attraverso una dettagliata nota pervenuta a Gazzettinonline ha ribaltato il concetto espresso nella delibera puntualizzando alcuni precisi passaggi: ”Per il vero, con la citata nota, limitandomi a rappresentare che in base al Codice degli Appalti, rientrano nella sfera di competenza del Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) i compiti relativi agli affidamenti ed esecuzioni dei contratti in genere, nonché l’eventuale rescissione degli stessi, ai sensi dell’art. 31 del Codice, relazionavo come richiesto con nota prot. n. 18185/2020 del 11.06.2020. Mi si deve quindi consentire di affermare che la revoca della Delibera di G.M. n. 48 del 22.05.2020 e la adozione della Delibera di G.M. n. 81 del 07.08.2020, non trovano affatto giustificazione in un intervento della sottoscritta (volto alla assegnazione alla stessa della procedura), bensì nella esigenza di conformarsi alla Legge”.

Alla fine conta il risultato. In un primo momento l’Amministrazione giarrese conferiva l’incarico di revocare il contratto con la Giarre parcheggi S.R.L. – ove ve ne fossero i presupposti di legge – alla II Area, assegnandogli a supporto due giuristi del settore; quindi soltanto dopo che l’Ing. Leonardi, legittimamente, rappresentava che in base alla legge, l’Ufficio a cui veniva affidato l’incarico non era quello competente, veniva revocata la Delibera, che veniva riproposta assegnando al tecnico il “gravoso” compito, peraltro senza l’ausilio dei due avvocati nominati con il precedente provvedimento.

La dirigente tecnica sottolinea che “contrariamente a quanto si deduce dall’atto, la stessa non si arrogava il procedimento di revoca del contratto, e piuttosto, confrontando i due provvedimenti si comprende che per attivare il procedimento di rescissione occorre comunque analizzare una serie di documenti citati nella prima Delibera e che non sono in possesso del RUP perché inerenti la procedura di arbitrato”.

La domanda a questo punto sorge spontanea: perché mai l’Amministrazione Giarrese ha ravvisato la necessità di ammantare l’Ing. Leonardi della veste di chi vuole appropriarsi di un procedimento, attribuendole, peraltro, qualità e competenza di cui la stessa non si è mai fregiata?

Una tale domanda è ancor più attuale dal momento che il provvedimento che la Leonardi “censurava” era in effetti viziato perché non conforme a Legge, tant’è che veniva revocato.

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