Giarre, duro atto di accusa del parroco del Duomo, Nino Russo: "Povera città disamministrata". Replica il sindaco -
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Giarre, duro atto di accusa del parroco del Duomo, Nino Russo: “Povera città disamministrata”. Replica il sindaco

Giarre, duro atto di accusa del parroco del Duomo, Nino Russo: “Povera città disamministrata”. Replica il sindaco

E’ un atto d’accusa senza precedenti quello del parroco del Duomo, don Nino Russo sulle condizioni in cui versa il cantiere per la riqualificazione della villetta Garibaldi.

“Ha avuto inizio il Grest all’Oratorio che quest’anno a causa del Covid accoglie meno ragazzi ma è sempre una bella esperienza. Come ogni mattina – scrive su Facebook il parroco don Russo –  raggiungo l’Oratorio passando per piazza Duomo e costeggiando la villetta Garibaldi. Che tristezza! Desolata e abbandonata! Facendo un confronto: I lavori sono iniziati in concomitanza con il restauro della Cupola del Duomo. La Cupola risplende, i lavori sono stati fatti, collaudati… la villetta certamente per lavori meno impegnativi, è ancora lì in attesa, di chi, di cosa?
Sorge spontanea la domanda di chi la responsabilità? Della politica, degli Uffici tecnici e amministrativi… Credo che ognuno dia la colpa a qualcun altro! E allora che dire? Che termini usare: incapacità, incompetenza, accidia… non saprei… Povera città “disamministrata”! Io provo difficoltà rispondere a quanti quotidianamente si lamentano e chiedono: “ma che fare?”

 

Nel volgere di qualche ora è pervenuta la replica piccata del sindaco Angelo D’Anna sullo stato dei lavori della villa Garibaldi e su alcuni post  e commenti pubblicati sui social e ripresi da un quotidiano online locale:

“In riferimento allo stato dei lavori di completamento della villa Garibaldi sono il primo ad essere indignato per la lentezza  delle varie procedure che ad oggi non hanno consentito di poter restituire alla nostra Città un polmone verde del centro storico, ma anche per i lavori fin qui eseguiti in relazione al progetto di riqualificazione già finanziato. L’iter procedurale è stato oggetto di diverse vicissitudini  burocratiche  sovracomunali ed anche di impedimenti a seguito di  osservazioni di qualche ordine professionale. I lavori sono sotto la supervisione della Soprintendenza ai BB.CC. di Catania, seguiti da un Direttore Tecnico Architetto nominato superando diverse difficoltà,  questa Amministrazione ha sempre dato impulso affinchè i lavori venissero eseguiti tempestivamente e nel rispetto delle regole,  oggi pertanto non possiamo che respingere qualsiasi addebito di responsabilità ed associarci all’indignazione e all’amarezza espressa da tanti cittadini”.

 

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