Giarre, ambulantato selvaggio. Postazioni che diventano fortini. Da tre anni il silenzio del sindaco -
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Giarre, ambulantato selvaggio. Postazioni che diventano fortini. Da tre anni il silenzio del sindaco

Giarre, ambulantato selvaggio. Postazioni che diventano fortini. Da tre anni il silenzio del sindaco

L’operazione Jungo ancora una volta ha messo in evidenza quanto sia influente l’attività dei venditori ambulanti abusivi che, il più delle volte, sotto quella copertura, continuano a gestire affari loschi. Le intercettazioni dell’ultimo blitz confermano un quadro inquietante,

A Giarre il fenomeno dell’ambulantato selvaggio e abusivo rimane, nonostante i tentativi di trovare delle soluzionipraticabili, ancorato alla complessa burocrazia comunale che non è riuscita in oltre 20 anni, a fornire una risposta adeguata a cominciare dall’attuazione di un regolamento comunale che disciplini il settore. Da lungo tempo si discute sulla necessità di istituire in città, in diversi siti, dei mercatini rionali autorizzati da assegnare agli ambulanti in regola, cosi da potere espletare la propria attività nel pieno rispetto delle normative. A cominciare da quelle sanitarie. L’ultima proposta deliberativa del Regolamento comunale per il commercio su aree pubbliche risulta datata dicembre 2013 e, a tutt’oggi, ogni iniziativa è rimasta lettera morta. Nel giugno del 2017 la clamorosa protesta inscenata dinanzi l’ingresso del mercato ortofrutticolo comunale di corso Messina di un nutrito gruppo di ambulanti per chiedere con forza all’amministrazione di regolamentare il settore e istituire i mercatini che, come detto, sono rimasti solo un proposito. Il sindaco D’Anna come per la revoca delle strisce blu aveva assunto  l’ennesimo finto impegno. Una soluzione definitiva all’annosa problematica. Salvo poi rimanere immobile. E l’anarchia ha vinto su tutto,

Nel frattempo 21 ambulanti che avevano preso parte al sit-in davanti al mercato ortofrutticolo di corso Messina, sono stati indagati per violenza privata poiché quella rumorosa manifestazione, organizzata anche contro i numerosi controlli e sequestri eseguiti in diverse zone della cittàdalle forze di polizia, non era stata autorizzata dall’Autorità di pubblica sicurezza. Gli anni trascorrono. Le operazioni si susseguono. Ma non cambia nulla. 

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