“Siamo estremamente preoccupati, e pur comprendendo, che alcuni passaggi burocratici, non consentono l’immediata erogazione diretta degli emolumenti, non possiamo esimerci dal chiedere l’immediata rescissione del contratto di affidamento provvisorio, in quanto appare evidente che queste 2 società giuridicamente separate, ma di fatto un unica azienda non sono più in possesso dei requisiti di legge per poter proseguire l’esercizio di un T.P.L.”. Nuovo grido di allarme della Faisa Cisal che ha tramesso una nota esposto alla Procura di Catania sul mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori delle società autolinee Buda Sag di Giarre che si trascina da quasi due anni.
“Il mancato pagamento degli emolumenti, unitamente al mancato versamento degli oneri previdenziali e fiscali che non consentono l’erogazione dei corrispettivi è solo una parte del debito accumulato, in quanto ci risulta che molti fornitori non sono stati pagati.

Nella nota a firma del Segretario Regionale FAISA CISAL, Romualdo Moschella e del Coordinatore Autolinee Private FAISA CISAL, Ugo Sergio Crisafulli, si evidenzia ancora una volta la “gravissima situazione in cui versano i dipendenti delle ditte in oggetto indicate, sollecitando un intervento risolutivo per evitare spiacevoli conseguenze, sottolineando che dalle discussioni quotidiane che vengono fatte dai lavoratori, manifestano un disagio incancrenito che può sfociare in situazioni non più controllabili, che potrebbero essere anche di natura autolesionista e non solo”.