L’ulteriore rinvio della riapertura degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e di tante attività del turismo e dei servizi, annunciata dal premier Conte, è inaccettabile. Cosi la Confcommercio giarrese che si è subito mobilitata contro la fase 2 che prevede la riapertura dei negozi al dettaglio solo il 18 maggio prossimo. Confcommercio  di Giarre – afferma i una nota il presidente Attilio Lo Pò – parteciperà questa sera all’iniziativa denominata #apertiperGiarre, ovvero una apertura simbolica (alle 21) dei propri negozi per “protestare contro chi non si fa cura del nostro settore”.  Un modo plateale per rivendicare i propri diritti illuminando stasera i negozi perché credo che adesso sia il momento di fare gruppo e remare tutti dalla stessa parte”.

Molti operatori commerciali  non comprendono le scelte del governo per la fase 2. Perché possono restare aperti i negozi di vestiti per bambini e non quelli per gli adulti che li accompagnano e devono comunque uscire di casa? Perché devono restare chiusi i negozi di mobili, dove il distanziamento può essere garantito in tutta sicurezza, fermo restando la possibilità di scadenzare adeguatamente gli appuntamenti per le consegne? Sono solo alcuni esempi dei molti che – a parere dei commercianti – si potrebbero fare per dimostrare la incoerenza di scelte che hanno ricadute enormi sulle spalle delle imprese.