Trepunti di Giarre, continui incendi di rifiuti e aria irrespirabile: le proteste dei residenti -
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Trepunti di Giarre, continui incendi di rifiuti e aria irrespirabile: le proteste dei residenti

Trepunti di Giarre, continui incendi di rifiuti e aria irrespirabile: le proteste dei residenti

Residenti di Trepunti esasperati per via dei continui incendi di materiali tossici. L’area incriminata è il prolungamento di via San Matteo, accanto al parco regionale con la pista di automodellismo. Uno degli abitanti della zona spiega di avere già effettuato segnalazioni a tutte le autorità competenti e di non sapere più a chi rivolgersi. Gli incendi avvengono ogni sera, da mesi. «L’aria – racconta – diventa irrespirabile, acre, tanto da chiuderci in casa. Nulla si è fatto per alleviare questo problema da parte delle autorità che dovrebbero mantenere l’ambiente più pulito».

L’area è da sempre sventurata. Il parco regionale è un’incompiuta, durante la sindacatura Sodano era stato collocato un cartello che indicava che l’area è videosorvegliata ma le telecamere non c’erano. Quando poi, durante la sindacatura D’Anna, le foto trappole sono state collocate qualcuno le manomise. Segno che non si ha a che fare con incivili ma con veri e propri delinquenti. L’estrema soluzione trovata dall’amministrazione è stato il divieto di accesso. Ma tutto sinora si è rilevato inutile.

Nei pressi dell’area dovrebbe sorgere il Centro comunale di raccolta. Per via dell’incertezza dell’appalto rifiuti la realizzazione del Ccr è stata sino ad ora rimandata, a 4 anni di distanza dall’inizio del nuovo appalto rifiuti. I continui roghi di rifiuti nel prolungamento di via San Matteo si possono, quindi, anche considerare conseguenza di questo continui rinvio. Di certo un via vai di mezzi, un presidio, la videosorveglianza scoraggerebbe lo sversamento abusivo di rifiuti e anche i roghi. Anche se c’è da aspettarsi che gli autori, probabilmente, si sposterebbero.

In varie zone di Giarre, a Carrubba, nel torrente Macchia e anche a Riposto vengono sempre più segnalati cattivi odori dovuti a incendi di materiali che non dovrebbero essere bruciati. Forse, oltre alla richiesta di maggiori controlli e telecamere, occorrerebbero anche segnalazioni anonime alle forze dell’ordine per risalire ai responsabili.

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