Trading online: 10 curiosità che non tutti conoscono -
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Trading online: 10 curiosità che non tutti conoscono

Trading online: 10 curiosità che non tutti conoscono

Tutti abbiamo sentito parlare di trading online almeno una volta nella vita. Non tutti, però, conosciamo a fondo cosa sia il trading online. Per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere dieci curiosità sul trading online che raccontano meglio di qualsiasi altra cosa l’attività finanziaria degli ultimi anni.

Come nasce

I primi segnali di trading online in Italia si hanno nel 1993 quando la Borsa Italiana ha introdotto la connessione SIM, che non si limitava ai soli terminali, ma anche altri calcolatori ed elaboratori. Segnali che servivano per velocizzare i sistemi contabili con cui si dovevano trascrivere i così chiamati eseguiti.

La prima piattaforma di trading

Per la nascita della prima piattaforma di trading ci vogliono due anni. Nel 1995, infatti, nasce la Directa Sim, primo operatore in assoluto ad offrire una piattaforma di trading in Italia. Da quel momento in poi è stato un continuo crescere per quanto riguarda quest’attività, con la nascita di tanti altri operatori del settore.

Il nuovo regolamento Consob

Visto il grande successo ed il movimento enorme intorno al trading online, nel 1999 la Consob, nostro organismo di vigilanza sulla trasparenza del mercato finanziario Italiano, ha introdotto il Nuovo Regolamento di attivazione del Testo Unico dei mercati finanziari, che ha regolamentato tutti gli aspetti. Da allora anche i piccoli investitori hanno iniziato a crescere, insieme all’evoluzione di Internet sempre più veloce.

Nel 2000 la prima crisi

La crisi dei mercati finanziari ha colpito anche il trading online. Nel 2000, infatti, la bolla sui mercati finanziari ha messo a dura prova l’abilità dei trader in quel periodo. Questo perché quando c’è un’alta volatilità, fenomeno di tutte le varie crisi finanziarie, per i trader giornalieri invece ci sono molte opportunità di profitto (ma anche di perdite) sfruttando le piccole oscillazioni tanto al rialzo che al ribasso.

I primi broker mobile

Con l’evoluzione digitale e tecnologica anche il mondo del trading online ha conosciuto un periodo molto florido. Nel 2003, infatti, sono nati i primi servizi di trading online mobile. Negli ultimi anni hanno fatto il loro ingresso nel nostro paese i broker che offrono prodotti derivati, parliamo dei CFD, ossia i contratti per differenza. Questi sono nati nel Regno Unito per bypassare la tassa della Regina sulle azioni. Grazie a questi prodotti i trader possono trarre molti vantaggi. Da quel momento il trading online offre anche altri prodotti e mercati, come il Forex. Questo mercato giorno dopo giorno di consolida sempre di più, i broker puntano sulla formazione, offrono corsi e seminari operativi gratis, supporto clienti, call center sempre più efficienti.

La crescita dei broker

Come abbiamo detto c’è stata una forte crescita nel mondo del trading online che ha portato alla nascita di molti broker. Secondo alcuni dati, infatti, a settembre 2018 ben 132 erano i broker on line autorizzati dalla Consob ad operare nel nostro paese, contro i 120 del 2017 e 118 nel 2016.

Quanti soldi girano nel forex?

Tutti ci siamo chiesti quale fosse la portata del forex trading. Secondo alcuni dati il forex muove 5,3 trilioni di dollari al giorno. Una cifra davvero impressionante.

Le radici antiche del forex

Il mercato finanziario è iniziato nel 1973 con la fine dell’accordo di Bretton-Woods siglato nel dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale e quando Reuters introduce computer, monitor e server per gestire le transazioni nel mercato del forex. Secondo alcuni, però, il forex ha radici ben più lontane, che portano a tempi biblici. Infatti, vi sono riferimenti a “scambiatori di valute” addirittura nel Talmud, uno dei testi sacri più antichi relativi alla religione Ebraica. Questi personaggi, si occupavano di aiutare viaggiatori e mercanti a cambiare le proprie monete: compravano quindi la loro valuta e gli vendevano la valuta locale.

Regno Unito e Usa

Chi pensava che gli Usa rappresentassero il mercato principale del forex si sbagliava di grosso. Per quanto riguarda il mercato forex infatti, gli USA rappresentano solamente il 19% delle transazioni giornaliere. Il vero centro di scambi lo troviamo oltreoceano: stiamo parlando del Regno Unito, che da solo rappresenta circa il 41% delle transazioni sul forex!

La passione della Deutsche Bank

Se c’è qualcuno che ama follemente il forex trading questa è la Deutsche Bank. La banca tedesca al giorno d’oggi è l’entità singola che più investe nel trading forex. Le transazioni fatte da Deutsche Bank ammontano al 14,6% come quota di mercato. Seguono a ruota banche come Citi, con il 12,3% e Barclays, con l’11%. Questo perché il trading forex risulta essere un’attività molto redditizia per banche e affini (in media ben il 20-30% del patrimonio di una banca viene investito nel trading forex). Ma è risaputo che nel trading forex sono in pochi a “comandare”: i primi 10 partecipanti che muovono somme considerevoli nel forex, rappresentano circa l’80% di tutte le transazioni quotidiane.

Queste, dunque, le curiosità più interessanti sul trading online che da tempo ormai sta dominando la scena dei mercati mondiali.

Fonti:

  1. https://www.borsainside.com/trading/
  2. http://www.consob.it/

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