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Catania, vertice interprovinciale in Prefettura: pubblica sicurezza province di Catania e Siracusa

Catania, vertice interprovinciale in Prefettura: pubblica sicurezza province di Catania e Siracusa

Si è  tenuta stamane una riunione della Conferenza Interprovinciale delle Autorità di Pubblica Sicurezza delle provincie di Catania e Siracusa, al fine di esaminare le iniziative atte ad affrontare le problematiche comuni alle zone di confine tra Catania e Siracusa .  All’incontro, presieduto dal Prefetto di Catania, hanno partecipato il Prefetto di Siracusa, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania – DDA, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, i Questori di Catania e Siracusa, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Catania e Siracusa, il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale della Sicilia Orientale.

La riunione odierna segue una serie di incontri del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica tenutisi presso questa Prefettura; l’ultimo si è svolto lo scorso 9 dicembre con la partecipazione dei Sindaci e delle Organizzazioni di categoria. E ciò al fine di avviare e mettere a sistema un’attività di complessiva implementazione dei servizi interforze di controllo del territorio rurale della provincia con l’intervento della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, compresi i Corpi speciali, delle Polizie Locali, dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e della Polizia Stradale.

In proposito, dalle analisi dei fenomeni territoriali oggetto dell’attività svolta nei mesi scorsi, è emersa l’esigenza di estendere il modello operativo di controllo del territorio applicato in via sperimentale, nell’ambito del comprensorio calatino, in occasione della campagna agrumicola del 2018, anche alle aree di confine tra le provincie di Catania e Siracusa. Ciò sia per motivazioni di contiguità territoriali sia in considerazione della circostanza che molti degli aspetti connessi alla sicurezza di quei territori risultano essere comuni alle due provincie e maggiormente aggredibili attraverso un lavoro condiviso al fine di impiegare, in maniera più efficace ed efficiente, le risorse disponibili.

In tale contesto è stato condiviso dal tavolo il modus operandi proposto, al fine di implementare le azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno dei furti in ambito rurale nonché delle pratiche di sfruttamento che si manifestano, in maniera indistinta, nelle menzionate aree di confine interprovinciale (caporalato, sfruttamento delle donne, etc…). In particolare, si è stabilito di mettere a sistema un apparato di controllo e vigilanza comune orientato dalla preventiva individuazione delle zone di criticità.  Nel corso della riunione sono stati dibattuti in maniera ampia e condivisa tutti gli aspetti generali dei fenomeni considerati al fine di elaborare un Piano strategico comune, utile a programmare e mettere in atto le iniziative da porre in essere sui territori monitorati.   In tale ottica sono state concordate attività che avranno sviluppo operativo in riunioni tecniche presso le Questure, dopo un adeguato approfondimento territoriale che verrà ulteriormente esaminato in una prossima riunione.

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