Giarre, quella chiesa dalla doppia identità. Pannelli contraddittori davanti l’ingresso -
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Giarre, quella chiesa dalla doppia identità. Pannelli contraddittori davanti l’ingresso

Giarre, quella chiesa dalla doppia identità. Pannelli contraddittori davanti l’ingresso

Una chiesa dalla doppia identità quella di via Lisi. La cui storia affonda le proprie radici  alla fine del 1600 quando l’edifico sacro è stato eretto. L’edificio sacro chiuso al culto sul finire degli anni ‘60 ospita nel sottosuolo i loculi di sepoltura ed un piccolo altare risalenti alla fine del XVII secolo. Notizie che i turisti possono leggere nel panello in ceramica posto all’esterno dell’edificio sacro, accanto al quale, però, si nota un secondo pannello informativo che riporta le informazioni storiche di un’altra chiesa. Di sicuro non quella di via Lisi (durante la Grande Guerra ha ospitato i profughi veneti di Cismon del Grappa), ma quella barocca dell’”Oratorio dei padri Filippini”, in via Callipoli, eretta nella seconda metà del ‘700, con l’inevitabile effetto di disorientare turisti e visitatori cultori delle chiese antiche, per via delle informazioni contrapposte contenute in due distinti cartelli informativi.

Pannelli distribuiti in tutta l’isola e realizzati entrambi dalla Regione: quello veritiero, con fondi finanziati dall’Unione europea (Fesr 2007-2013) e l’altro con il supporto del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo. Sarebbe bastato verificare, al momento dell’installazione dei secondo pannello, la corrispondenza delle due chiese ma anche la necessità di posizionarlo. Oltretutto la foto riprodotta nel cartello errato ritrae parte del prospetto esterno della settecentesca chiesa dell’Oratorio, architettonicamente diversa da quella di via Lisi.

Interpellata sulla vicenda l’assessore alla Cultura Patrizia Lionti afferma di non sapere nulla e di riservarsi un approfondimento. Attendiamo. 

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