Misterbianco, sciopero della fame dell’ex sindaco Di Guardo che attacca il prefetto -
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Misterbianco, sciopero della fame dell’ex sindaco Di Guardo che attacca il prefetto

Misterbianco, sciopero della fame dell’ex sindaco Di Guardo che attacca il prefetto

Nini Di Guardo, sindaco di Misterbianco sciolto per infiltrazioni mafiose la scorsa settimana non ci sta e attacca frontalmente il prefetto di Catania. Stamane l’ormai ex sindaco si è reso protagonista di una plateale protesta eclatante a difesa della legalità di un paese “indignato e mortificato da un’offesa infamante”.

Di Guardo che si è piazzato davanti al municipio circondato da svariati cartelloni,  dopo avere comunicato di iniziare lo sciopero della fame, ha annunciato di avere scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per non firmare il decreto di scioglimento del Comune” e ha letto un passo della lettera: “Chiedo a Lei, nella veste di supremo garante della Legalità costituzionale, di non firmare il decreto, Misterbianco è un esempio di buongoverno, uno dei Comuni più virtuosi dell’intera Sicilia. Ci troviamo in presenza di un crimine di Stato, contro il quale darò vita ad di eclatante protesta, iniziando da domani lo sciopero della fame davanti al mio Comune”.

“Io non sciopero per me stesso – sottolinea Di Guardo – sciopero per rappresentare la protesta di una comunità, perchè tutti debbono sapere che i cittadini di Misterbianco non ci stanno ad essere chiamati mafiosi. Farò lo sciopero della fame per il tempo che le mie energie mi consentiranno. Fin quando potrò…”.

L’ex sindaco Di Guardo ha tenuto un comizio in piazza e pubblicamente ha chiesto le dimissioni del Prefetto di Catania Claudio Sammartino.

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