Terremoto di Santo Stefano: finanziate a Santa Venerina le prime sei pratiche di riparazione di danni -
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Terremoto di Santo Stefano: finanziate a Santa Venerina le prime sei pratiche di riparazione di danni

Terremoto di Santo Stefano: finanziate a Santa Venerina le prime sei pratiche di riparazione di danni

A Santa Venerina arrivano i primi soldi a titolo di contributo per la riparazione di edifici del patrimonio edilizio privato danneggiati dal violento terremoto dello scorso 26 dicembre.

Le somme, trasferite dal Dipartimento Regionale di Protezione Civile, ammontano ad euro 85.336,17 euro e dovranno essere distribuite tra sei soggetti la cui abitazione ha subito danni a seguito dell’evento sismico di Santo Stefano. I contributi dovranno essere utilizzati per effettuare  interventi di riparazione e di pronto ripristino sul patrimonio edilizio privato, contenuti entro il limite massimo di 25 mila euro.

A Santa Venerina, il terremoto ha prodotto danni non indifferenti. Conclusi i sopralluoghi, sono state emesse ben 518 ordinanze di inagibilità, di cui trenta già revocate. Novantuno le domande di contributo contenute entro il limite massimo di 25 mila euro,  ai sensi della direttiva del Commissario Delegato del 19/02/2019,  pervenute al Comune di Santa Venerina. Di queste, quarantasei pratiche sono state già istruite dall’Ufficio Tecnico e trasmesse al Dipartimento Regionale di Protezione Civile per essere finanziate. Ecco, quindi, le prime sei pratiche per le quali sono state trasferite le somme a titolo di  contributo.

Le somme già accreditate presso la tesoreria comunale potranno essere trasferite materialmente ai beneficiari solo  dopo l’esame della documentazione comprovante l’effettiva esecuzione dei lavori, quali fatture e documentazione fotografica.

L’accreditamento delle prime somme a titolo di contributo avviene a distanza di appena sette mesi dal sisma. Un primo risultato  molto soddisfacente  ottenuto in tempi celeri  grazie al lavoro espletato dall’Ufficio Tecnico Comunale diretto dall’ingegnere Rosario Arcidiacono e dal suo efficiente staff operativo.  Infatti, le pratiche di richiesta di contributo vengono istruite dal punto di vista della conformità urbanistica  dai tecnici  Andrea Maugeri ed Anna Ricca. Mentre altri due impiegati – Laura Rocca e Antonio Sorbello – si occupano dell’approvazione delle pratiche dal punto di vista tecnico ed economico. Una volta eseguiti i lavori oggetto di contributo sarà revocata l’ordinanza di inagibilità da parte del responsabile dell’Ufficio di Protezione Civile, Giuseppe Belfiore, e le famiglie potranno rientrare nelle proprie abitazioni.

Il sindaco Salvatore Greco esprime il suo apprezzamento: “Sono soddisfatto dell’organizzazione che, con l’Ufficio Tecnico Comunale, abbiamo messo in piedi per l’istruttoria di questo primo tipo di pratiche. Questa ha permesso l’invio dei primi provvedimenti di approvazione già in paio di mesi fa. Oggi arriva anche l’autorizzazione alla spesa da parte del dirigente del dipartimento regionale della Protezione Civile  per le prime sei pratiche. Confidiamo che possa arrivare analoga autorizzazione per le altre ventisei pratiche già trasmesse. Intanto, all’Ufficio Tecnico Comunale continua l’esame di altre decine di istanze in attesa che entri nel vivo la ricostruzione vera e propria”.

Con i contributi ottenuti, i beneficiari potranno realizzare tutte quelle sistemazioni necessarie a rendere nuovamente agibili le abitazioni. La tipologia di danni riparabili ai sensi dell’Ordinanza del 28 dicembre 2018 non è di natura strutturale. I lavori da realizzare per questo genere di pratiche consisteranno in sigillature di lesioni, nella demolizione e nel rifacimento di pareti ed infine nella tinteggiatura.

Contemporaneamente sono state accreditate al Comune anche le somme necessarie al pagamento del CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione), per il mese di giugno, destinato a quelle famiglie che, costrette a lasciar e le loro case, perché inagibili, hanno preso in affitto un’altra abitazione. Le somme pari ad  euro 41.900,00, destinate a 60 famiglie,  sono state già prontamente  pagate ai beneficiari con l’emissione a loro favore dei relativi mandati di pagamento.

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