Neanche al cimitero c’è pace. Oltre l’erba alta, le cappelle che attendono di essere messe in sicurezza a tenere banco ultimamente c’è anche la vicenda delle lampade votive. La III commissione consiliare ha messo in luce alcune anomalie: gli uffici comunali, infatti, non stanno trovando documentazione che dia titolo alla ditta che gestisce l’illuminazione delle lampade votive ad esercitare questo servizio per il Comune.

La stessa ditta risulta che non abbia mai versato soldi all’Ente. Ogni utente paga per la lampada votiva alla tomba di un proprio congiunto 26 euro l’anno, quando in altri Comuni vicini si versano solo 15 euro. Non solo. A San Giovanni Montebello è il Comune che paga la luce e i parenti dei defunti non versano nulla: una discriminazione pure tra i morti!

Sarebbero oltre 3000 i loculi del cimitero di Trepunti per cui la ditta riscuote un pagamento: la somma quindi è consistente.

Come riferisce il presidente della commissione Giannunzio Musumeci, la dirigente della IV area ha chiesto alla ditta di produrre, entro 10 giorni, i documenti che le danno titolo a espletare questo servizio. Se ciò non accadrà probabilmente la ditta verrà intimata a sospendere questoservizio.

In passato il Comune aveva già avuto una causa contro questa stessa ditta. Poi con il cambio di amministrazioni tutto è finito nel dimenticatoio.

Se fosse il Comune a introitare delle somme per le lampade votive potrebbe poi utilizzarle, forse, per la manutenzione del camposanto.

E invece ci sono cappelle pericolanti, l’erba è alta e i cittadini  pagano per i loro defunti 26 euro l’anno a una ditta che non si sa se può svolgere questo servizio.

Infine, possibile che in tanti anni non sia mai venuto un dubbio a nessun altro su questa vicenda? Possibile che al Comune nessuno si sia mai accorto di nulla?