Giarre, la "Sagra delle ciliege e delle rose" riporta Macchia agli antichi splendori -
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Giarre, la “Sagra delle ciliege e delle rose” riporta Macchia agli antichi splendori

Giarre, la “Sagra delle ciliege e delle rose” riporta Macchia agli antichi splendori

Piazza San Vito e le vie adiacenti affollate di persone che assistono alle esibizioni dei gruppi folksono stati la dimostrazione tangibile del successo che la 30ma edizione della Sagra delle ciliegie e delle rose ha ottenuto, forse anche al di sopra delle attese degli operatori che vi hanno partecipato e delle attività economiche di Macchia.

Basti pensare che gli addetti di uno stand che vendeva ciliegie alle 19 di ieri avevano venduto tutti i 1000 kg di ciliegie che avevano portato. Sono arrivati pullman di visitatori di cui cinque pure dalla Calabria.

Domenica mattina il centro di Macchia è stato il cuore del folklore grazie ai carretti siciliani che sfilavano e alle esibizioni dei gruppi folk “Vecchia Jonia”, “I figli dell’Etna” di Catania, “La Madonnina” di Messina, “I canterini della riviera jonica” di Messina, “Triskelion” di Messina, “Kokalos” di Agrigento, “Augusta folk” di Siracusa e “Kore” di Enna.

I gruppi hanno anche partecipato in chiesa madre alla celebrazione della messa e nel pomeriggio sono tornati a sfilare per le vie di Macchia. In serata si sono esibiti sul palco. Tutto così come negli ’50 con tanti i giovani canterini che oggi mantengono vive le antiche tradizioni.

Le loro performance, presentate da Maurizio Caruso, in tandem con la madrina della manifestazione Roberta Pennisi, sono state intercalate da alcune premiazioni. Una targa è stata consegnata al presidente del consorzio Ciliegia dell’Etna dop Carmelo Spina.

La rosa d’oro è stata consegnata a suor Teresina, superiora dell’Istituto suore serve della Divina Provvidenza di Macchia che accoglie ragazze madri e minori. Una targa ricordo è stata attribuita al parroco di Macchia, don Alfio Privitera.

La ciliegia e rosa dell’Etna è stata assegnata al prof. Calogero Grillo, direttore della clinica otorinolaringoiatrica di Catania per l’impegno scientifico e assistenziale profuso per decenni. Il memorial “Mariano Strano” è stato assegnato al presidente della Regione, Nello Musumeci, che non ha potuto ritirarlo di presenza per impegni istituzionali.

Bilancio più che in positivo per la manifestazione ideata da Mariano Strano negli anni ’50 e che è tornata a vivere grazie all’Associazione culturale “Vecchia Jonia”, alla fondazione “Mariano Strano, presieduta dall’avv. Mario Scandurra, all’Associazione culturale Macchia, con il patrocinio del Comune e della Regione Siciliana. Senza dimenticare chi ha collaborato per la buona riuscita dell’estemporanea di pittura: Nino Lazzaro, Rita Guarrera, il maestro Alfio Caltabiano e il prof. Massimo Corsaro. E poi Giuseppe Sciacca che ha curato pagina facebook, Davide Leonardi, Elena D’Urso e la bravissima Patrizia Chillari.

Un lavoro di squadra, con a capo Egidio Fichera e Orazio Maccarrone, per ritrovare non solo il passato radioso, ma soprattutto il futuro di Macchia e del comprensorio.

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