E’ in corso di svolgimento la seduta di Consiglio comunale a Giarre ed è palpabile la tensione in aula dove è presente il collegio dei revisori dei conti (nella foto in alto il presidente dott. Giovanni Meli) che conferma di non dare parere alla riformulazione del piano di riequilibrio per carenza di atti.

Il Collegio nella propria relazione hanno sottolineato che “per gli atti e per le informazioni assunte il Comune di Giarre risulta essere sottoposto alle procedure del dissesto, la cui deliberazione non è revocabile, tranne se dovessero intervenire successive revoche o nuove disposizioni ministeriali alla data odierna non note. Ed ancora, l’introduzione dell’art.1, comma 2 quater, della legge 108/2018 (decreto Milleproroghe) appare di difficile interpretazione e applicazione , visto il richiamo all’art.243 bis che disciplina le modalità di accesso al riequilibrio finanziario pluriennale degli Enti a cui non sono iniziate le procedure per la dichiarazione del dissesto. Dette criticità risulterebbero evidenziate nel Piano di riequilibrio riformulato, laddove riporta “è innegabile la difficoltà connessa con l’avvio di una procedura che presenta nel quadro normativo vigente chiari limiti di rivedibilità”.

Il presidente della Commissione Bilancio, Giannunzio Musumeci ha interpellato il segretario generale Marco Puglisi chiedendo se, a questo punto, “non si debba procedere alla revoca della delibera approvata il 29 novembre”.  La risposta è stata che occorre prima approfondire la relazione dei revisori. Per la revoca, però, sembra prevalere una linea attendista che ha fatto perdere il confine tra i consiglieri di maggioranza e di opposizione.