L’operazione dei carabinieri trae impulso dalle dichiarazioni di un importante collaboratore di giustizia, quell’Alessio Baglione che, dopo essere stato cooptato dal gruppo criminale operante a Giarre, decideva di intraprendere il percorso della collaborazione e rivelava l’esistenza del sodalizio mafioso capeggiato da Alessandro Faloppa, inteso ”Faloppa”, riferibile al clan mafioso Laudani.
Il collaboratore ha riferito su attività delittuose poste in essere dal gruppo, con modalità tipicamente mafiose, che hanno trovato pieno riscontro dalle attività tecniche, dalle quali emergeva che, effettivamente, il gruppo manteneva un capillare controllo del territorio di Giarre e dintorni, ove la “famiglia” sottoponeva sistematicamente ad estorsione le attività commerciali.
Ad ulteriore riscontro sull’operatività del gruppo venivano acquisite le dichiarazioni di un altro collaboratore Sebastiano Albero Spampinato e di Giuseppe Liotta, collaboratori entrambi provenienti dalla famiglia Laudani, rispettivamente, dell’area di Trecastagni e di Adrano.
In relazione all’esistenza di un vero sodalizio le conversazioni del 15 marzo 2016 tra Alessandro Liotta e Giuseppe Musumeci “u Ciciraru”, sono significative sull’appartenenza degli interlocutori al medesimo gruppo mafioso. LIOTTA e MUSUMECI infatti commentavano la conversazione e le informazioni ricevute da una terza persona provenienti anche da riunioni in carcere.
Una volta saliti in auto, LIOTTA Alessandro e MUSUMECI Giuseppe commentavano le recenti vicende giudiziarie:
Musumeci: se lui capiva le cattive giocate…
Liotta: la cosa più grave, che Orazio è rimasto male, che è morto per questa situazione, che giustamente, suo compare, suo compare Pippo …(riferito al collaboratore di giustizia Giuseppe Laudani)
Musumeci: eh
Liotta: Si è riunito a Catania …incomprensibile… in galera …incomprensibile… lo zio di Mario …incomprensibile… e lui gli ha calato la testa pure
Musumeci: minchia
Musumeci: perché lui…
Liotta: è suo compare
Musumeci dice: è quello là Pippo (verosimilmente riferito a Giuseppe Laudani)… incomprensibile…
Liotta: no! Dice: ci sono le intercettazioni, dalla galera {sembra voglia escludere che il soggetto sottinteso sia stato arrestato a seguito di dichiarazioni del collaboratore, n.d.r.)
Musumeci: e che dicevano loro?
Liotta: eeh! Minchia, non esce più
Musumeci:… incomprensibile…
Omissis….
Liotta: tanto io per chi ho camminato? Ho combinato quello che ho combinato e mi sto 20 anni di galera…
Musumeci: bravo, che cavolo sono, carne di macello? perché ti dico, compare, quando hanno da giocare ci giocano
Musumeci: ma io compare, vedi che solo di te mi fido, del resto non mi fido di nessuno
Liotta: …incomprensibile… dovete parlare poco, dobbiamo parlare …incomprensibile…
Musumeci: ah, non gliel’ho detto l’altra volta là? Scusa, io come vengo so …incomprensibile…
Omissis…
Liotta: …cioè, non è che prendono, per dire, l’amicizia di una vita
Musumeci: bravo
Liotta: o per dire un ragazzo che è cresciuto con te
Musumeci: …bravo
Liotta: nelle tue stesse sofferenze
Musumeci: no, non c’interessa
Liotta: Orazio è cresciuto con lui …incomprensibile…
Musumeci: e perciò…
Liotta: non è che dice …incomprensibile…
Musumeci: cercava di… …incomprensibile…
Liotta: ed è uscito. A quest’ora era … incomprensibile…, hai capito?
Musumeci: certo, alla fine cerchi di …incomprensibile…
Liotta: lui non ha la comparanza con Alfio? (NUCIFORA Alfio n.d.r.)
Musumeci: cioè, loro sono …incomprensibile… ma da come è partita questa cavolo di cosa?
Liotta: che poi lui Alfio, giustamente, non si è voluto mettere più sotto di lui, no?
Musumeci: perché, lui com’era?
Liotta: Alfio era sotto di mio zio (Rosario Muscolino)
Musumeci: all’origine, certo
Liotta: certo, perché all’origine
Liotta: certo… hanno preso ad uno, uno solo … stazione …
Musumeci: … e tengono per dire
Liotta: ed hanno messo a mio zio