Giarre, assistenza domiciliare. Il sindaco come Robin Hood con la coperta corta -
Catania
19°

Giarre, assistenza domiciliare. Il sindaco come Robin Hood con la coperta corta

Giarre, assistenza domiciliare. Il sindaco come Robin Hood con la coperta corta

Al netto delle stampelle, dei mercenari pronti ad entrare in azione si annuncia nervosa la seduta consiliare di stasera. Al centro dell’assise alle 20 la proposta di delibera relativa ad una variazione di bilancio volta a garantire l’assistenza domiciliare agli anziani e disabili, sospesa nelle scorse settimane dall’amministrazione che è stata servita al consiglio per riparare un grosso errore dell’esecutivo.

Nelle scorse settimane la sospensione del delicato serivzio era stata giustificata dalla dichiarazione del dichiarazione di dissesto, trovato però subito in disaccordo il segretario comunale Marco Puglisi, fautore dell’inversione a “U” dell’esecutivo che, adesso, con faccia tosta chiede al Consiglio di votare la variazione di bilancio.

Una mossa che ha suscitato non poca indignazione. Nel mirino sindaco e assessore Rosano, rei, secondo il presidente del Consiglio Francesco Longo che ha accusato l’amministrazione di “demandare la decisione al Consiglio senza però ammettere i propri errori”.

Nel pomeriggio di oggi la questione sarà affrontata, come detto, in III Commissione Bilancio. Il presidente Giannunzio Musumeci afferma: “La decisione di interrompere un servizio di pubblica necessità, qual è l’assistenza agli anziani e disabili, non può essere assunta senza richiedere il parere del segretario generale, che lo ricordo è anche dirigente dell’area finanziaria. Far passare il messaggio che questa amministrazione “è riuscita a trovare i fondi” è sbagliato perché quel servizio non poteva essere sospeso essendo essenziale alla persona; anzi è grave che ciò sia avvenuto, poiché le somme necessarie per assicurare in continuità il servizio dovevano essere trovate mesi fa e non all’ultimo momento.

Questo ritardo, infatti, ha costretto l’amministrazione ad effettuare storni compensativi su diversi capitoli di spesa quali ad esempio contributi alle famiglie, contributi sociali, a soggetti affetti da gravi patologie, e quindi a prelevare i fondi necessari per il mantenimento del servizio nei capitoli di bilancio relativi sempre ai servizi sociali: gli unici capitoli di bilancio che alla fine dell’anno presentano ancora una disponibilità economica”.

Insomma il sindaco ha agito come Robin Hood (vesti a Cristo e spogli a Maria). E il consigliere Giusi Savoca, rimasta l’unica voce, finora libera della maggioranza – opposizione, soggiunge: “Continuo a ribadire che di fatto vi è stata un’interruzione di servizio pubblico essenziale; ho esortato l’amministrazione ad un risparmio di spese, procedendo ad un’integrazione dei propri capitali. Ho sottolineato la necessità a confrontarsi con l’organo commissariale, passaggio istituzionale fondamentale al fine di evitare il configurarsi di responsabilità amministrative e contabili. Non so se questo passaggio sia stato fatto, non si evince da nessuna parte. Mi riservo di chiedere chiarimenti stasera in consiglio comunale”.

Potrebbero interessarti anche