Dissesto al Comune di Giarre, il vicesindaco Vitale: “Numeri calcolati due volte” -
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Dissesto al Comune di Giarre, il vicesindaco Vitale: “Numeri calcolati due volte”

Dissesto al Comune di Giarre, il vicesindaco Vitale: “Numeri calcolati due volte”

In attesa di conoscere le motivazioni del dispositivo emesso dalla Corte dei conti, Sezioni Riunite di Roma che ha rigettato il ricorso avverso la delibera della Corte dei contiSicilia che ha delineato un quadro contabile allarmante ravvisando gli estremi del dissesto economico del Comune, la Commissione Finanze ha convocato alcune sedute di approfondimento. Il presidente della III Commissione Giannunzio Musumeci la scorsa settimana ha chiesto la presenza del segretario generale dell’Ente, nella sua veste di dirigente dell’area finanziaria, che ha illustrato i passaggi procedurali nell’eventualità di un dissesto.

Ieri, invece, è stato il turno del vice sindaco e assessore al Bilancio Salvo Vitale, sottolineando che nel corso dell’audiziond ha osservato che  la Corte dei conti sarebbe arrivata ai 57 milioni di euro di buco poiché alcuni debiti sarebbero stati calcolati due volte. Se la Corte avesse tenuto conto del nuovo piano riformulato dall’amministrazione comunale – ha detto Vitale – il dissesto si sarebbe potuto evitare poiché il piano SalvaGiarre non tiene conto dei nuovi principi contabili sullarmonizzazione, all’epoca non in vigore”.

Nel corso della seduta è stato discusso a lungo anche il tema dei anche dei precari in forza all’ente comunale giarrese. Secondo l’assessore Vitale non ci saranno problemi per queste unità lavorative”, non escludendo  la definitiva stabilizzazione anche grazie ai numerosi pensionamenti in vista. Riguardo lo scenario del dissesto “il Comune di Giarre – ha osservato il presidente della Commissione Finanze, GiannunzioMusumeci – fungerà da apripista perché anche Catania potrebbe seguire il nostro stesso destino; alcune sezioni di controllo, come ad esempio la regione Liguria, hanno concesso ai Comuni di rivedere il riaccertamento straordinario dei residui sia attivi sia passivi.

La Sicilia, invece, non concede questa possibilità: pertanto c’è poco spazio di manovra per evitare il dissesto. Con il default si insedia un organo straordinario di liquidazione che tratterà i vari debiti del Comune fino al dicembre 2017”. Musumeci, ha anticipato i passaggi successivi una volta deliberato  il dissesto:  si insedia un organo straordinario di liquidazione che tratterà i vari debiti del comune fino al dicembre 2017. Lo spartiacque infatti sarà il 31/12/2017. I trasferimenti statali andranno all’organo straordinario. L’amministrazione si occuperà dei bilanci di previsione”. 

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