Appalto micro asilo di Macchia: il sindaco D’Anna chiederà un parere legale sul ruolo della dirigente Pina Leonardi -
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Appalto micro asilo di Macchia: il sindaco D’Anna chiederà un parere legale sul ruolo della dirigente Pina Leonardi

Appalto micro asilo di Macchia: il sindaco D’Anna chiederà un parere legale sul ruolo della dirigente Pina Leonardi

L’amministrazione comunale dopo mesi di silenzio prende posizione sul ruolo della dirigente tecnica ing.Pina Leonardi coinvolta nell’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza su delega della Procura di Catania sfociata, nei mesi scorsi, nell’avvio di un procedimento giudiziario sull’appalto del micro asilo di Macchia, nell’ambito del quale, la dirigente comunale che nel frattempo ha continuato a guidare la Centrale Unica di Committenza, è accusata in concorso con i componenti della commissione di gara e del legale rappresentante dell’impresa che si è aggiudicata i lavori del micro silo di via Russo, di turbativa d’asta e falso ideologico. Nel marzo scorso, come si ricorderà, gli imputati del processo (compresa la dirigente Leonardi, ad eccezione di uno dei componenti della commissione di gara il cui legale ha espresso riserva), hanno richiesto il rito abbreviato. Il Gip Fabio Di Giacomo Barbagallo, ha fissato l’udienza camerale al prossimo 19 settembre.

Ora, in ragione di una situazione che richiede un ampio chiarimento, il sindaco Angelo D’Anna, come si apprende da una fonte qualificata, avrebbe richiesto un approfondito parere legale sulla compatibilità della dirigente Leonardi, al fine di tutelare l’Ente comunale. In questo clima i rapporti tra l’amministrazione e la dirigente tecnica Leonardi si sarebbero inaspriti, al punto da spingere l’esecutivo nella valutazione degli obiettivi assegnati alla dirigente dell’Area tecnica, finita, per la prima volta sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione D’Anna.

Tensioni che, proprio in questi giorni, si sono acuiti anche tra la stessa Leonardi e l’assessore ai Servizi tecnici Di Rao, in relazione all’emergenza idrica nella frazione di Santa Maria la Strada e sull’impossibilità di potere organizzare un confronto – più volte sollecitato – tra il comitato cittadino della borgata giarrese e la dirigente tecnica. Tutta la vicenda, oltretutto, oggetto anche di una indagine avviata dalla Guardia di finanza sui mancati interventi volti alla risoluzione dei disservizi idrici nella frazione, che si trascina da oltre tre anni, promette proprio in queste ore, nuovi e clamorosi sviluppi.

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