Ancora una riunione tecnica, l’ennesima sulla grave carenza idrica a Santa Maria la Sttada. Ieri, nella sede dell’Ufficio tecnico, un confronto serrato tra una delegazione di residenti della frazione di Santa Maria la Strada e l’assessore ai Servizi Tecnici, Franco Di Rao . Sullo sfondo la necessità ineludibile di trovare il più rapidamente possibile una soluzione al problema della perdurante carenza idrica nella popolosa borgata, con pesanti disagi soprattutto nel periodo estivo. L’assessore Di Rao ha illustrato gli interventi che si intendono realizzare subito, per scongiurare un’altra estate di fuoco. Relativamente alle origini della persistente carenza idrica si è giunti alla conclusione che il problema potrebbe essere determinato da importanti perdite nel sottosuolo. Ipotesi ritenuta plausibile, oltre che dai tecnici del Comune, anche dalla delegazione di residenti che però ha chiesto all’assessore Di Rao di non indugiare e disporre rapidamente le ispezioni nel sottosuolo.

L’impegno assunto è quello di procedere – ha detto l’assessore Di Rao – alla verifica di alcuni tronconi di tubazione, utilizzando delle saracinesche interne e un manometro per misurare la pressione dell’acqua in particolare nel tratto di sotto-servizi compreso tra la villa Margherita e il ponte sul torrente Macchia, all’ingresso dell’abitato della frazione. Tali operazioni saranno effettuate in orario notturno da personale dell’Area tecnica supportato dalla ditta che ha in appalto la manutenzione degli impianti idrici comunali. Le verifiche sono il preludio di un successivo intervento, ovvero l’attivazione a supporto dell’impianto, di una elettrovalvola per la quale è stata impegnata una spesa di circa 13 mila euro.

Sull’impiego del dispositivo c’è comunque lo scetticismo dei residenti secondo i quali, invece, è necessario investire nella ricerca della falla che provoca una consistente perdita di acqua nel sottosuolo. Intanto l’estate si avvicina e come ribadito ieri dalla delegazione di residenti, occorre muoversi e subito. La frazione non può rimanere ostaggio della burocrazia comunale e peggio ancora dell’inettitudine di chi è chiamato a programmare gli interventi.