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Giarre, alloggi incompiuti di via Trieste: avanti piano

Giarre, alloggi incompiuti di via Trieste: avanti piano

L’Istituto autonomo case popolari di Acireale ha predisposto il Programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 che recepisce e applica alcune importanti innovazioni normative intervenute nella specifica materia della programmazione dei lavori pubblici, in ragione delle quali è stato aggiornato il programma triennale 2018-2020 e l’elenco annuale 2018.

Tra gli interventi che figurano tra quelli con la massima priorità figura il completamento delle opere di edilizia residenziale pubblica in via Trieste: 60 alloggi popolari.

L’importo assegnato è di 5 milioni 168 mila euro circa che sarà elargito nei tre anni necessari all’esecuzione dei lavori, nella voce “entrate aventi destinazione vincolata per legge” e i cui importi sono stati inseriti nella programmazione approvata con delibera di Giunta regionale n.224 del 6 agosto 2014.

Il fine e il risultato che si intendono conseguire sono il potenziamento, mantenimento e miglioramento qualitativo del patrimonio dell’Ente a garanzia di valida risposta, considerata l’estesa richiesta, ai bisogni vitali e prioritari del sociale e, cioè, nel caso specifico degli assegnatari.

Resta da capire, quando esattamente il cantiere, dopo l’aggiudicazione dei lavori, sarà attivato dopo che per oltre vent’anni i 60 alloggi incompiuti di via Trieste, sono diventati il simbolo del degrado nel gigantesco rione popolare Jungo. Palazzoni privi di facciate con prospetti esterni sventrati; con i corpi pesantemente cannibalizzati, gli ascensori cabine che rappresentano un potenziale pericolo soprattutto per i bambini del quartiere che frequentano le palazzine.

I singoli alloggi sono stati devastati e resi inagibili; quelli rimasti indenni dalle incursioni vandaliche, trasformati in rifugi di fortuna di persone indigenti o peggio ancora utilizzati come punti di ritrovo per lo spaccio della droga.

Non poche volte i carabinieri, nel corso di varie operazioni di controllo, vi hanno scoperto, al proprio interno, veri e propri laboratori “fai da te” oltre ai depositi illegali di auto e componenti meccanici provento di furto. Tutta la zona, oltretutto, è scarsamente illuminata e di sera l’atmosfera diventa spettrale. Atti vandalici non hanno risparmiato, di recente, anche la recinzione esterna collocata dall’Iacp per impedire gli accessi negli insediamenti abitativi incompiuti, è stata divelta, mentre la rigogliosa vegetazione che circonda i complessi edilizia in estate è a rischio incendio con grave pregiudizio per i residenti.

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