Amministrative a Riposto: Carmelo D'Urso ufficializza la sua candidatura, Ezio Raciti quasi -
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Amministrative a Riposto: Carmelo D’Urso ufficializza la sua candidatura, Ezio Raciti quasi

Amministrative a Riposto: Carmelo D’Urso ufficializza la sua candidatura, Ezio Raciti quasi

A Riposto la campagna elettorale per le comunali è ufficialmente partita. Dopo l’annuncio del sindaco Enzo Caragliano di ricandidarsi cominciano ad ufficializzarsi gli altri nomi.

Infatti, come anticipato da Gazzettinonline, sabato sera, nella sede del Pd, in corso Italia, l’avv. Carmelo D’Urso ha sciolto la riserva e ha annunciato la sua candidatura a sindaco. E alle obiezioni sulla sua età avanzata (ormai 81enne) ha risposto con due frasi quasi slogan: «Non conta l’età contano i valori in cui credi» e «Non è vecchio chi è capace di essere contemporaneo» cioè di sapere analizzare il presente.

Ai tanti riuniti nella sala, D’Urso ha detto: «Dopo avere a lungo riflettuto sono venuto nella determinazione di sciogliere la riserva in senso positivo, nella consapevolezza di potere essere ancora utile alla comunità cittadina».

Nella sede del Pd D’Urso ha chiaramente precisato: «La nuova legge elettorale impone al candidato sindaco di collegarsi con una sola lista costituita da 16 candidati alla carica di consigliere comunale. La lista non può in conseguenza che essere una formazione civica che si riconosca in un programma chiaro saldamente fondato sui valori della carta costituzionale».

E ha aggiunto che il suo programma sarà definito nel costante rapporto con quanti hanno con tenacia proposto la sua candidatura e con tutti coloro che condividono il percorso. Il medesimo rapporto dovrà restare immutato nella fase successiva alla consultazione elettorale per realizzare «il massimo della partecipazione e del controllo sociale. Solo così operando, è possibile avvicinare i giovani alla politica e farli diventare protagonisti del loro futuro».

Tra i primi punti ineludibili del programma figurano il risanamento finanziario, la riforma degli uffici e la stabilizzazione del personale a tempo determinato, la valorizzazione delle consulte, la conferma delle prescrizioni esecutive del piano regolatore generale e la variante del Prg.

D’Urso dovrà confrontarsi con l’attuale sindaco Enzo Caragliano ma anche con il progetto a cui sta lavorando Ezio Raciti. Quest’ultimo stigmatizza «i candidati che cambiano casacca più volte, che devono esserci ad ogni costo e che nelle scorsa campagna elettorale erano con l’avversario». Negli avversari Raciti non vede programmi ma «Un calderone di voti della vecchia nomenclatura».

Per quanto, invece, riguarda il suo progetto Raciti spiega: «E’ invece in atto un progetto politico che pone al centro i reali bisogni per cogliere gli elementi necessari alla gestione dell’ordinario e per affrontare al meglio l’esigenza di sviluppo della Città. Un progetto di Valori e metodi che si basa sulla moralizzazione e professionalizzazione della politica e rifiuta ogni meschina mercificazione del voto.

E’ necessaria un’idea di servizio a favore del cittadino che ripone nei propri delegati seri e responsabili la gestione del proprio futuro.

Basta qualunquismo, slogan e clientelismo ma deve essere dichiarato un programma chiaro di gestione amministrativa e prospettare una vera rivoluzione in termini di gratuità del servizio, di valorizzazione e pedonalizzazione del centro storico, di economie per reinvestimento a favore delle emergenze sociali, dei precari e del turismo; apertura del porto mediante la variante del piano regolatore generale per consentire l’attracco dei battelli da turismo nel molo di terra e rispetto della normativa sulla pesca a strascico; lotta alla criminalità con iniziative reali e realizzazione di un osservatorio permanente per agevolare le imprese».

Per realizzare il programma  Raciti ritiene necessario il sostegno di valori, vasta cultura e «la formazione di una lista di persone idonee a gestire l’ordinario e capaci a formulare serie proposte di sviluppo in antitesi al concetto tradizionale di coalizione politica basata su numeri ed equilibri, lontana dalle vere esigenze dei cittadini e invece impiegare donne e uomini liberi e preparati, pronti alla gestione della Città».

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