Giarre, Centro diurno: corsa contro il tempo per il bando. Si rischia revoca finanziamento -
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Giarre, Centro diurno: corsa contro il tempo per il bando. Si rischia revoca finanziamento

Giarre, Centro diurno: corsa contro il tempo per il bando. Si rischia revoca finanziamento

Una disperata corsa contro il tempo per scongiurare  la revoca del finanziamento con la restituzione della somma assegnata, 1 milione 150 mila euro, per la realizzazione del centro diurno di via Berlinguer, chiuso all’utenza a distanza di quasi due anni dalla sua ultimazione.

Nei giorni scorsi la giunta comunale ha varato una delibera con la quale si imprime una accelerazione, affidando al dirigente dell’area di pubblicare il bando gestionale, programmando l’aperura della struttura già a settembre. Dopo una lunga fase di stallo l’amministrazione tenta di sbloccare l’impasse burocratico condizionato da una politica che si muove a tentoni e che ha impedito fino ad ora, nonostante le pressioni esercitate dalla IV Commissione consiliare presieduta da Giusy Savoca, di rendere fruibile il centro diurno, evitando la beffa della restituzione del finanziamento. Dopo quasi due anni dal completamento dei lavori e una decina di sopralluoghi. Quella della revoca del finanziamento sembra essere un pericolo concreto, giacchè nelle scorse settimane – si apprende – funzionari del Genio civile hanno informalmente richiesto notizie sullo stato dell’arte elle procedure connesse all’apertura della struttura pubblica destinata alla terza età. L’assessore alle Politiche Sociali, Enza Rosano, conferma l’intenzione di velocizzare i tempi sul bando: “E’ nostra ferma volontà attivare il centro già a settembre, procedendo all’affidamento gestionale ad una cooperativa sociale esterna specializzata. L’idea – afferma l’assessore Rosano – è quella di programmare una apertura mattutina di 4 ore con la presenza di un operatore socio assistenziale, altre figure come animatori seguiranno invece gli anziani durante la settimana per lo svolgimento delle attività ricreative. Nel pomeriggio, invece, la struttura, per altre 4 ore, espleterà funzioni autonome di aggregazione, fungendo da centro incontro.

Gli anziani potranno svolgere attività ricreative, prendendo parte a varie iniziative di carattere sociale”. Il centro diurno, una volta pienamente operativo, sarà in grado di offrire una serie di servizi ludico ricreative e di residenzialità di passaggio, con l’obiettivo d’incentivare l’autosufficienza delle persone anziane, favorendone la socializzazione e aiutarle ad impiegare in modo utile e piacevole il proprio tempo libero. Certo sarà, come detto, una corsa contro il tempo. Riusciranno i nostri Eroi a partorire il bando e affidare la struttura ad una cooperativa? Lo vedremo presto. Frattanto un’altra  importante struttura, il micro asilo di via Russo a Macchia, rifunzionalizzato con i fondi del “Pac”, attende di essere finalmente aperto, corre lo stesso pericolo. Il bando per la gestione non è stato ancora pubblicato e anche in questo caso per il Comune potrebbe profilarsi l’ipotesi di restituire le somme assegnate. Per lunedì prossimo – conferma il presidente Giusy Savoca – è stata convocata una seduta della IV commissione per fare il punto della situazione. Anche in questo caso vedremo se sarà fuffa estiva o altro.

Mario Previtera

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