Giarre, in Consiglio comunale si spacca la maggioranza: “Città viva” contro “Giarre è viva” -
Catania
23°

Giarre, in Consiglio comunale si spacca la maggioranza: “Città viva” contro “Giarre è viva”

Giarre, in Consiglio comunale si spacca la maggioranza: “Città viva” contro “Giarre è viva”

Uno spettacolo avvincente e con colpi di scena quello della seduta del Consiglio comunale di ieri sera, partita già accesa per la discussione sulle autorizzazioni agli scarichi fognari.

In aula, la dirigente Pina Leonardi e il geometra Roberto Rompineve dell’Ufficio tecnico hanno risposto alle domande dei consiglieri, sorpresi da un nuovo documento che devono presentare i cittadini per rinnovare le autorizzazioni scadute agli scarichi fognari. L’ufficio tecnico chiede, infatti, anche una perizia giurata di un tecnico che attesti che non sono subentrate variazioni negli scarichi. Una perizia, cioè un nuovo esborso per i cittadini che in tempi normali, e non emergenziali come quelli di adesso in cui c’è il blocco di nuovi scarichi fognari, non sarebbe stata richiesto.

Altra questione sollevata dal consigliere Fabio Di Maria l’obbligo del pozzetto di ispezione per le attività produttive a cui con una modifica del regolamento comunale sugli scarichi – secondo Di Maria – si potrebbe derogare.

Il consigliere di opposizione ha riferito che negli ultimi anni l’ufficio tecnico non ha mai ispezionato alcun pozzetto e che questo obbligo serve solo a bloccare lo sviluppo economico della città. L’assessore Giuseppe D’Urso ha spiegato l’importanza del pozzetto, ad esempio in caso di controversie in cui viene chiamato un consulente tecnico d’ufficio; ma lo stop fondamentale sulla questione lo ha messo la dirigente Leonardi, spiegando che il pozzetto di ispezione è un obbligo di legge previsto dal Codice ambientale: un regolamento comunale non può andare contro la legge.

Dopodichè si è parlato delle cooperative sociali, in aula erano presenti anche ieri dei lavoratori. Di Maria ha accusato il sindaco di avere trovato una parte di fondi solo perché messo sotto pressione. Accuse a cui il sindaco ha replicato spiegando che con 30milioni di euro di debiti che ha il Comune non si potrebbe lavorare con i creditori che inscenano ogni giorno proteste, e ha aggiunto di potere dimostrare che il giorno della passata seduta di Consiglio in cassa c’erano solo 5 euro.

All’ordine del giorno c’era un atto di indirizzo del consigliere Giuseppe Leotta di “Giarre è viva” con cui si impegna l’amministrazione a dare priorità alle cooperative sociali. Un atto che per il consigliere Francesco Cardillo ribadiva il ruolo di supporto del Consiglio e avallato anche da Antonella Santonoceto dell’opposizione che però ha sottolineato il difetto di comunicazione tra maggioranza e amministrazione messo a nudo da questo atto. Mai parole più vere.

A poco a poco, infatti, mentre interveniva il consigliere Di Maria  i consiglieri di Città viva avevano abbandonato l’aula lasciando tra i banchi della maggioranza solo i colleghi consiglieri Arena, Cardillo, Camarda e Leotta (nella foto a destra i reduci della maggioranza). Maggioranza spaccata, resta fuori anche Giannunzo Musumeci, viene meno il numero legale, seduta rinviata di un’ora e scoppia il caos. Infuriato anche qualche dipendente che non vuole ritornare dopo un’ora.

Città viva non aveva condiviso l’atto di Leotta, considerandolo ostile nei confronti dell’amministrazione e ne voleva il ritiro. L’abbandono dell’aula è stato deciso al momento. Stasera secondo tempo dello spettacolo. Ingresso gratuito.

Maria Gabriella Leonardi

Potrebbero interessarti anche