Degrado urbano e discariche a cielo aperto: quando l’abbandono regna sovrano persino nel cuore del centro storico giarrese. Una indecenza senza precedenti.

Il grande parcheggio antistante gli alloggi popolari di via Carducci, a poche decine di metri dal blasonato corso Italia è affondato nella totale desolazione tra buche e cumuli di immondizia. Non solo.

Al centro dell’area, circondata dalle auto che coraggiosamente vengono lasciate in sosta, primeggiano ingombranti di ogni tipo: dai profilati in ferro, agli arredi in disuso, divani e intere camere da letto. E poi pneumatici, sfalci vegetali misti a catrame e materiale edilizio.

Una bomba ecologia nel cuore di Giarre e nella totale indifferenza di tutti. In primis dell’Amministrazione che sembra ignorare il ripetersi degli incendi con i fumi velenosi che si diffondono in tutto il quartiere. Nell’ultimo semestre si sono susseguiti almeno una ventina di interventi dei vigili del fuoco.

Rifiuti in ogni dove che mortificano la città. La nuova ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti ha mai effettuato un sopralluogo in questo parcheggio? O il canguro Dusty è saltato solo dove conviene all’assessore al ramo o a qualche dirigente comunale?

Una vergogna inaccettabile, dicevano, che non trova soluzione, nonostante gli innumerevoli articoli di stampa, le foto segnalazioni, i molteplici interventi dei carabinieri. Nulla. Un silenzio assordante.

Ma il degrado dell’area di via Teatro non è l’unico e basta farsi un giro per la città per rendersene conto. Lungo la via Carolina, alle spalle della centralissima via Callipoli, micro discariche a go-gò. E lo stesso lungo la via Dante. Stanno tutte lì, in attesa di polverizzarsi al sole. E al tempo che trascorre inesorabile.

Analogo il copione, all’interno della Zona artigianale di Trepunti. Anche qui il cangurotto ecologico non si è mai visto. Vedere per credere. La raccolta differenziata? Gli innumerevoli incontri al Comune? Fuffa e nulla più. Una autentica barzelletta.

Alla fine conta il risultato. Giarre è sporca. I cassonetti in via Musmeci trasbordano rifiuti di ogni tipo, mentre le discariche crescono a dismisura. Poi la bomba ecologica di via Teatro. Sotto gli occhi di tutti. Del sindaco, dell’intera amministrazione. Della città tutta, mortificata da una indecenza imbarazzante.