Trecastagni: si è dimessa Marilena Danzuso, la vicesindaca: “Non si fa politica soltanto facendo parte dell’esecutivo” -
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Trecastagni: si è dimessa Marilena Danzuso, la vicesindaca: “Non si fa politica soltanto facendo parte dell’esecutivo”

Trecastagni: si è dimessa Marilena Danzuso, la vicesindaca: “Non si fa politica soltanto facendo parte dell’esecutivo”

Marilena Danzuso (nella foto a destra), la vicesindaca del Comune di Trecastagni, ha rassegnato le sue dimissioni dalla giunta retta da Giovanni Barbagallo (Pd), ex deputato regionale. Apparentemente, sembrano delle dimissioni arrivate come una sorta di  fulmine a ciel sereno. Ma, chi conosce la realtà politica di Trecastagni, sa benissimo, che, da queste parti, nulla accade “all’improvviso”.

Personalmente contattata, Marilena Donzuso, alla domanda “Perché ti sei dimessa?”, ha risposto “Tutto scritto nella lettera delle mie dimissioni”.

Ed eccola, la lunga lettera delle dimissioni della ormai vice sindaca, che pubblichiamo.

“Al Sindaco di Trecastagni on. Dott. Giovanni Barbagallo

Egregio Sindaco,
Con la presente rassegno le mie dimissioni da Assessore. La mia decisione, ponderata nel rispetto del suo ruolo e dell’intera giunta, giunge al termine di una accurata analisi che di seguito esplicherò.

Nel corso della mia esperienza amministrativa sono riuscita a realizzare tanti progetti, legati alle mie deleghe e a dare, auspico, anche un contributo positivo a tutta l’attività dell’amministrazione. Ho sempre cercato di testimoniare i valori nei quali credo esprimendo le mie idee sempre a voce alta e senza mai sentirmi condizionata da nessuno.

Ho ricevuto suggerimenti e sostegno da tanti, ma ringrazio particolarmente i consiglieri comunali e i dipendenti comunali che mi hanno insegnato i meccanismi della macchina burocratica: la pubblica amministrazione non è fatta solo di scrivanie, computer, scadenze ma è fatta di persone che mettono al servizio della collettività la propria professionalità unitariamente allo spirito di collaborazione che da sempre li contraddistingue.

Ringrazio le associazioni con le quali ho avuto modo di collaborare di più. Desidero, a tal riguardo, ricordare: la Protezione Civile, la Misericordia, l’Unitalsi, la casa di Toti, gli Amici delle Stelle. Oggi nella società dei consumi, della globalizzazione, nella civiltà’ dell’individuo, il bene più scarso è il rapporto di gratuità. In futuro avremo sempre un bisogno immenso di persone che, per vocazione, hanno capito il valore della gratuità e della reciprocità. Il volontario è la persona che mi ha insegnato che, nella vita, il bene più prezioso è il rapporto con le persone.
Ringrazio altresì il CCN, la Commissione Biblioteca e il neo costituito Tavolo Tecnico dei Commercianti per la collaborazione e la programmazione di eventi innovativi avvenuti sul nostro territorio.

Gli obiettivi raggiunti sono frutto della mia perseveranza e del mio impegno quotidiano, ma, questi non sarebbero stati sufficienti se al mio fianco non avessi avuto lei, Sindaco, mia guida sicura, autorevole e lungimirante. Per me, è e rimane un punto di riferimento insostituibile.

Nel corso della mia attività ho conosciuto tante risorse umane in possesso di grande talento e di energie positive, ma ho anche conosciuto persone passive che si aspettano tutto dagli altri e non hanno voglia di contribuire al bene della città. Ci dobbiamo impegnare ancora di più per far superare questi atteggiamenti negativi rilanciando le attività formative e testimoniando la buona politica con i nostri comportamenti. I risultati ottenuti sono molto positivi ma sono, inevitabilmente, in parte schiacciati sul presente.

Tante scelte dell’amministrazione Barbagallo si potranno valutare adeguatamente solo fra qualche anno. Servirà del tempo per capire davvero le conseguenze concrete di tanti provvedimenti. È vero, ad esempio, che con l’impegno culturale non si risolvono tanti problemi, ma è anche vero che se non riusciamo a convincere i giovani a credere in qualcosa, il futuro potrebbe essere ancora più incerto.

L’investimento sulle politiche culturali è, spesso, a redditività differita, poiché si investe sulla formazione di una coscienza civica, sul costume, sulla mentalità. Il lavoro svolto non si può, comunque, rilevare soltanto dal numero delle iniziative realizzate. Ci sono scelte politiche, eventi, e comportamenti che non si possono descrivere.

Lascio, quindi, la Giunta con la consapevolezza di non essere mai rimasta immobile dinnanzi a qualsiasi ostacolo. Le mie dimissioni non rappresentano certo un volermi tirare in disparte da posizioni più esposte, ma scegliere, per il bene del mantenimento di una maggioranza a suo sostegno, di lavorare per il progetto dell’amministrazione Barbagallo con un altro ruolo e senza alcun incarico.

Non si fa politica, infatti, soltanto facendo parte dell’esecutivo, ma anche al di fuori di esso. Le dimissioni non mi sottraggono alla mia scelta di essere una cittadina attenta, né smetterò di offrire il mio impegno con la stessa determinazione e lo stesso spirito di servizio, a questa amministrazione. Ma con la stessa determinazione sono fiera di poter ancora una volta sottoscrivere che non presterò il fianco a possibili e, già delineate, azioni speculative legate al mantenimento del mio ruolo di Assessore.

La mia stima va a Lei, Signor Sindaco, che ogni giorno, dimostra con le sue azioni di aver aderito all’associazione “Città per la fraternità”, ed è proprio per questo riconoscimento, oggi, che agisco per mantenere alto il valore dell’unità all’interno del gruppo di maggioranza del quale faccio parte, e con gli altri.

Lei ci ha insegnato a guardare al progetto e ad evitare di sacrificare all’ utilità del momento la nostra vera missione che è quella di costruire il futuro. Io sono in questa logica e mi auguro che lo siano anche gli altri. La grave crisi che oggi ci affligge ha portato la politica ad avvitarsi su se stessa.

Ecco perché più che mai il futuro di Trecastagni dipende dalle nostre scelte di oggi, perchè in politica “prevedere” non è accettazione passiva di un futuro che si vede arrivare, bensì capacità di interpretare, orientare e guidare il cambiamento. Grata a chi ha creduto nelle mie potenzialità, auspico per il mio paese di non aver profuso in vano le mie energie”.

Fin qui la lettera delle dimissioni di Marilena Donzuso. In tanti, si chiedono, a Trecastagni perchè la vicesindaca si sia dimessa? La risposta è dietro l’angolo…

Orazio Vasta

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