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Giarre, disco verde al Bilancio 2015

Giarre, disco verde al Bilancio 2015

11 voti favorevoli e 3 contrari. Passa il bilancio 2015 in Consiglio comunale. L’opposizione sguarnita in aula a causa delle vistose assenze. E che contribuisce a mantenere ad inizio seduta il numero legale. L’amministrazione rappresentata dal solo vice sindaco Salvo Vitale nella sua veste di assessore alle Finanze. Dibattito ridotto al lumicino.

In poco più di un’ora il capitolo bilancio è stato archiviato. Certo non è stato facile. Prima che approdasse in Consiglio per la sua approvazione lo schema dello strumento finanziario è stato impallinato 4 volte dai revisori dei conti, costretti a scrivere anche una lettera ufficiale nella quale ribadivano la loro difficoltà ad operare, nella loro funzione di controllo contabile per via dell’assenza del ragioniere generale e di un servizio finanziario debilitato delle sue figure operative.

Un aspetto, quest’ultimo, che è stato ripreso nel suo intervento introduttivo dal presidente della III Commissione, Francesco Cardillo che ha rappresentato l’esigenza di ottimizzare la struttura del servizio finanziario a cominciare dall’ufficio tributi.

“L’approvazione del bilancio – ha rimarcato Cardillo – consente di introitare i trasferimenti di Stato e Regione, circa 6 milioni di euro, fondi che serviranno soprattutto a ripianare debiti per i quali il Comune ha richiesto l’anticipazione di cassa”. Strumento, quest’ultimo oggetto di critica dello stesso Cardillo.

L’opposizione per bocca del consigliere Leo Patanè ha chiesto e ottenuto la presenza seppure formale in aula del dirigente finanziario Pina Leonardi. Patanè ha poi sottoposto alcuni quesiti di carattere tecnico contabile al collegio dei revisori, domande che non hanno trovato risposta trattandosi di argomenti ritenuti prematuri in quanto si rende necessario approvare prima il consuntivo 2015.

Da qui anche un vivace confronto con l’assessore Vitale che, nel suo breve intervento, ha ribadito che “il Bilancio in fase di approvazione non ha nulla di politico trattandosi di un documento meramente tecnico; non sono state fatte delle scelte poiché si tratta di un bilancio che andava approvato nel dicembre del 2014 anche se negli ultimi 20 anni i tempi di approvazione sono stati fortemente condizionati anche da fattori esterni e non di certo per inadempienze della pubblica amministrazione ma perchè le leggi dello Stato hanno differito l’approvazione del bilancio di previsione”.

Secondo Vitale, la corsa contro il tempo per l’approvazione del Bilancio è giustificata dal fatto che negli ultimi due anni il Comune non ha potuto beneficiare dei trasferimenti statali e regionali al netto di poco più di mille euro derivanti dal 5 per mille di qualche cittadino che ha voluto destinare al Comune.

Sul fronte politico c’è da registrare l’arrivo in ritardo in aula del consigliere di maggioranza Maurizio Arena che si è  limitato a palesare il proprio voto favorevole, unitamente a Giuseppe Leotta che, in un breve e scarno intervento, ha rappresentato le difficoltà incontrate dall’amministrazione nell’approvazione di uno strumento finanziario complesso e fortemente condizionato dall’assenza del ragioniere generale; quel Lipari che nel maggio del 2015 aveva ravvisato tutte le condizioni del dissesto finanziario dell’Ente.

Mario Previtera

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