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Giardini Naxos: denuncia in Procura per gli allagamenti

Giardini Naxos: denuncia in Procura per gli allagamenti

Il fiscalista e tributarista ed ex candidato a sindaco Giuseppe Rodi ha presentato all’autorità giudiziaria una denuncia contro ignoti affinché si accertino le responsabilità delle esondazioni dei torrenti, che ieri hanno ancora una volta messo in ginocchio la cittadina turistica. “Sospetti”, in particolare, sulla Regione Siciliana e su certe attività edilizie in prossimità dei corsi d’acqua

Con straordinaria tempestività, un cittadino di Giardini Naxos ha inoltrato una denuncia alla Procura della Repubblica di Messina affinché si accertino le responsabilità dei danni conseguenti alle eccezionali avversità atmosferiche abbattutesi ieri sulla prima colonia greca di Sicilia. Si tratta di Giuseppe Rodi (nel riquadro in foto), candidato a sindaco alle elezioni amministrative giardinesi dello scorso anno nonché presidente delle associazioni no-profit “Libera Voce Naxiota” ed “Uncea Consumatori”.

La sua è una denuncia contro ignoti in quanto le esondazioni dei torrenti che hanno letteralmente allagato (con tanto di automobili “galleggianti”) la carreggiata e gli esercizi commerciali del centralissimo quartiere San Giovanni, così come è già avvenuto qualche anno fa, potrebbero essere addebitabili a più entità istituzionali, presumibilmente ree di non aver posto in essere tutti gli accorgimenti necessari per garantire la sicurezza di un territorio.

Rodi, in sintesi, ha fatto presente all’autorità giudiziaria che le principali minacce per il centro abitato di Giardini Naxos derivano dall’ingrossamento dei torrenti Sirina e San Giovanni, e che riguardo soprattutto al primo sono da attenzionare gli adiacenti edifici recentemente realizzati senza osservare i limiti di distanza dai corsi d’acqua fissati dalla legge. «Sarebbe opportuno accertare – si legge nella denuncia – se l’ufficio tecnico comunale o altri uffici preposti della pubblica amministrazione hanno fornito o meno pareri favorevoli riguardo a tali edificazioni».

Giuseppe Rodi fa notare, inoltre, che non bastano semplici opere di pulizia, ma occorrono anche e soprattutto interventi atti ad eliminare alla radice tali problematiche, che si ripresentano pressoché puntualmente ad ogni precipitazione meteorica di una certa entità.

E lui conosce bene la “materia” in quanto, prima di trasferirsi a Giardini Naxos, ha vissuto nelle zone del Messinese colpite dall’alluvione del 2009 (Giampilieri, Scaletta Zanclea, ecc.). «Per quegli eventi catastrofici – sottolinea in proposito Rodi – una recente sentenza del Tribunale di Messina ha ravvisato comportamenti di negligenza. E sempre nei pronunciamenti dei giudici si ravvisa una responsabilità della Regione Siciliana, cui compete la manutenzione dei torrenti».

Nella denuncia si accenna pure alla questione delle cosiddette “saie”, ossia le condotte d’acqua per l’irrigazione dei campi, che in caso di pioggia vanno anch’esse a riversarsi nelle strade urbane (in particolare nel quartiere Pallio).

In qualità di presidente delle sopra menzionate associazioni a tutela dei cittadini e dei consumatori, Giuseppe Rodi si è infine riservato di costituirsi parte civile per richiedere il relativo risarcimento dei danni subiti, anche a livello psicologico, dai numerosi abitanti ed operatori commerciali di Giardini Naxos nella “maledetta” giornata di ieri.

Rodolfo Amodeo

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