Giarre, il parcheggio di via Teatro: quale destino? -
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Giarre, il parcheggio di via Teatro: quale destino?

Giarre, il parcheggio di via Teatro: quale destino?

Il parcheggio di via Teatro ha una posizione strategica e potrebbe svolgere una funzione fondamentale per decongestionare il traffico nel centro storico. Tuttavia, l’area nonostante si trovi alle spalle del centralissimo corso Italia, a ridosso della piattaforma commerciale, versa in condizioni di estremo degrado. La vegetazione incolta che circonda parte del parcheggio, non adeguatamente illuminato, continua ad essere teatro di innumerevoli incendi. All’alba come in piena notte ignoti danno fuoco ai materiali lasciati in abbandono.

Incendi che sprigionano colonne di fumo denso, inquinando l’ambiente di un vasto agglomerato urbano. Da lungo tempo i residenti chiedono che si proceda ad una radicale bonifica dell’area, predisponendo un sistema di video sorveglianza quale deterrente per contrastare i ripetuti atti vandalici.  Ma in molti si chiedono, quali siano gli intendimenti dell’amministrazione riguardo la valorizzazione dell’area.

L’intendimento di realizzare un parcheggio a servizio del centro storico, con le corsie interne e i varchi d’ingresso, ad oggi, è rimasto solo un proposito. Fallito anche il tentativo, nel recente passato, di completare l’opera approfittando degli interventi di riqualificazione urbana finanziati dal Contratto di quartiere. I fondi hanno subito una significativa decurtazione e pertanto non è stato possibile inserire il progetto del parcheggio assieme alla costruzione delle due palazzine popolari di via Carducci e il completamento del teatro incompiuto.

Nel recente passato anche la società delle strisce blu, la Giarre parcheggi, per qualche tempo, ha gestito il sito, per poi restituirlo al Comune. Anche se, si è appreso, la stessa società che in città gestisce il parcheggio multipiano, durante un recente confronto con l’amministrazione, avrebbe manifestato la volontà di raggiungere una intesa con il Comune per riqualificare l’area. C’è da sperare?

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