Presentato al Circolo Velico di Riposto il libro “Oltre Parigi” -
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Presentato al Circolo Velico di Riposto il libro “Oltre Parigi”

Presentato al Circolo Velico di Riposto il libro “Oltre Parigi”

Presentato al Circolo velico del Marina di Riposto il libro “Oltre Parigi”. Dopo i saluti del presidente del Circolo, Filippo Patti e del presidente del Marina di Riposto, Giuseppe Zappalà,  al microfono del giornalista Giorgio Romeo,  sono intervenuti: Bruno Busacca, capo segreteria tecnica del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, i docenti universitari  Orazio Licciardello e Roberto Tufano. Le conclusioni sono state affidate ad uno degli autori del volume, Salvo Andò.

ando-1Il volume  edito da Euno Edizioni e appartiene ai Quaderni Mediterranei, è arricchito dai contributi  di Maurizio Caserta, Aldo Premoli che hanno scritto un breve saggio sul terrorismo, Lucia Corso che ripercorre i termini giuridici in cui si iscrive la confusa lotta all’Isis che almeno sette Paesi tutti con scopi diversi stanno portando avanti e Roberto Tufano. Alla fine della presentazione è seguito un interessante dibattito.

Il libro, per l’analisi geopolitica, a detta dei vari relatori, offre interessanti spunti di riflessione e lancia proposte concrete sui temi dell’Europa e del Mediterraneo, dopo gli attentati terroristici.

Bruno Busacca, nel corso del suo intervento, ha evidenziato che il libro, scritto da autori diversi, offre punti di visione diversi che rappresentano uno stimolo a pensare. Il tema dell’inclusione sociale  della convivenza culturale e della difesa sociale sono stati i punti chiave dell’ intervento del prof. Licciardello, ordinario di psicologia dell’Università di Catania. Il prof. Tufano, docente universitario si è soffermato sull’analisi storica del conflitto tra le due sponde del Mediterraneo a partire dall’epoca delle crociate.

Il prof Andò, al termine della presentazione del libro e dopo avere apprezzato le chiavi di  lettura fornite dai diversi relatori che l’ hanno preceduto, durante la presentazione del volume, è arrivato alla conclusione che un garantismo attivo e una sana politica dell’accoglienza potrebbero rappresentare un modo per cercare di risolvere questi annosi problemi.

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