Premier Renzi a Catania: scontri tra manifestanti e polizia. Fermati due giovani poi rilasciati -
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Premier Renzi a Catania: scontri tra manifestanti e polizia. Fermati due giovani poi rilasciati

Premier Renzi a Catania: scontri tra manifestanti e polizia. Fermati due giovani poi rilasciati

Dopo due settimane è calato il sipario sul Festival nazionale de l’Unità che si è svolto a Catania alla villa Bellini, giardino pubblico che il sindaco Enzo Bianco ha deciso di dedicare alla festa del Partito Democratico di cui fa parte.

E’ calato il sipario con l’intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e con la carica della polizia contro il corteo di protesta contro il governo ed il Pd. Un migliaio circa di persone (secondo alcuni non più di 500) si sono concentrate in piazza Jolanda, alle ore 17 di ieri, per un corteo autorizzato dalla Questura. Al corteo presenti collettivi studenteschi, centri sociali catanesi e palermitani, i No Muos, i sindacalisti dell’USB con le loro inconfondibili bandiere, gli anarchici, militanti del M5Stelle, i Cobas, i militanti del nuovo Pci, tantissimi insegnanti anti “Buona Scuola”, tanti disoccupati, i senza tetto e mamme con figli al seguito.

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oggetti atti ad offendere sequestrati dalla polizia

Quando il corteo è arrivato all’altezza del numero civico 8 di via Umberto è partita una diretta e decisa carica degli agenti di polizia del Reparto Mobile. Perché questa carica? Sentendo dei funzionari di polizia “sembrava che il corteo voleva mirare a raggiungere l’ingresso della villa Bellini”.  E, in questo, “sembrava” si è consumata la carica dei poliziotti.

Durante le manganellate della polizia è esplosa una bomba carta che ha stordito uno dei giovani studenti manganellati e che è stato fermato insieme ad un altro studente semistordito da una manganellata ricevuta alla fronte. Quale manifestante ha lanciato quella bomba carta? Mistero!

In seguito alla carica gran parte del corteo si è dissolto prova che non c’erano soggetti interessati “a spaccare tutto”,come ha, invece, detto Renzi, commentando gli incidenti in via Umberto durante il suo comizi. I primi a lasciare il corteo sono stati i pentastellati.

Esaurita la manifestazione, con parecchi manifestanti riportanti visibili lividi da sfollagente, i due giovani fermati, poco più che ventenni, sono stati condotti in Questura, in via Manzoni. In serata, tanti giovani dei centri sociali catanesi e alcuni sindacalisti dell’USB, prima davanti la Questura e poi in piazza dell’Università hanno atteso per sapere se lo stato di fermo sarebbe stato o no trasformato in arresto con conseguente trasferimento nelle carceri di Piazza Lanza. I due giovani studenti sono stati accusati di “resistenza a pubblico ufficiale” e, essendo incensurati, sono stati rilasciati fra gli abbracci dei loro compagni.
Insomma, anche Catania ha avuto il suo 11 settembre. Ma le torri gemelle non c’entrano. Il pensiero corre al golpe fascista, con il sostegno della Cia, consumato in Cile. Era un 11 settembre…

 

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