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Catania: continua la protesta dei docenti contro la mobilità-deportazione

Catania: continua la protesta dei docenti contro la mobilità-deportazione

Per tutta la mattinata di oggi un folto gruppo di docenti, in gran parte donne, ha dato vita spontaneamente ad una  pacifica, ma decisa, manifestazione davanti alla sede del MIUR di via Pietro Mascagni.

Una delegazione è stata ricevuta da un funzionario dell’Ufficio ministeriale al quale sono stati chiesti chiarimenti e notizie aggiornate sull’imminente esodo verso il Nord dei docenti neo assunti a tempo indeterminato.

Le risposte, e non poteva essere diversamente, sono state una serie di braccia allargate. Finito l’incontro i docenti, con un impianto stereo “fai da te”, cassa e microfono, hanno dato vita, in strada, ad un’assemblea.

Claudia Urzì

Claudia Urzì

Fra i tanti interventi, sono state accolte le proposte del professore Luca Cangemi e della professoressa Claudia Urzì. Cangemi ha proposto di dare vita ad un movimento che non si faccia inghiottire dalla collera ma che riesca a darsi una organizzazione con l’obiettivo di bloccare legalmente la cosiddetta mobilità.

Claudia Urzì (Unione Sindacale di Base – USB) ha proposto “di dare un senso a questa giornata di mobilitazione,aderendo e partecipando alla manifestazione regionale che si terrà il prossimo venerdì a Palermo”. Inoltre,ha ricordato ai presenti che “sono stati i sindacati confederali a firmare con il governo questa forma di mobilità. Quindi non è vero che tutti i sindacati hanno acconsentito”.

La proposta di Claudia Urzì è già operativa e gli stessi docenti presenti alla manifestazione stanno organizzando la partenza. La proposta di Luca Cangemi sicuramente sarà argomento di dibattito nell’imminente manifestazione del 12 agosto.

Orazio Vasta

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