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Randazzo: niente soldi ai netturbini, inizia lo sciopero

Randazzo: niente soldi ai netturbini, inizia lo sciopero

Lavoratori esasperati per la corresponsione a singhiozzo degli stipendi, in media uno ogni due mesi e mezzo. L’amministrazione comunale rassicura i lavoratori, entro pochi giorni sarà pagata la rata di gennaio

Rifiuti1

foto di repertorio

Oggi, giovedì 10 marzo, i netturbini di Randazzo incroceranno le braccia e protesteranno davanti al palazzo municipale. È quanto si apprende dagli stessi lavoratori che già alcune settimane fa avevano proclamato lo stato di agitazione per il ritardo pagamento degli emolumenti arretrati. Alle spettanze di gennaio, tra qualche giorno, si sommerà pure lo stipendio di febbraio.
In questi ultimi giorni, si sono svolte intense trattative tra Comune, azienda e parti sociali al fine di trovare un accordo che desse certezze ai lavoratori sui pagamenti arretrati, ma allo stato attuale pare che vi sia rottura tra le parti.

Nel corso di una riunione, tenutasi ieri al municipio, è stato siglato un accordo che prevede il pagamento di una mensilità a breve. Tuttavia i lavoratori, preoccupati per il dilungarsi dei tempi di corresponsione delle spettanze, si sono autodeterminati e si dichiarano pronti a uno sciopero a oltranza se non fossero corrisposti gli emolumenti arretrati.

“In merito allo sciopero proclamato per domani – dichiara il vicesindaco Gianluca Lanza, con delega ai servizi ecologici e ambiente – sono molto perplesso sulla protesta in quanto, proprio ieri, 8 marzo, l’amministrazione comunale ha confermato l’erogazione del canone alla ditta “Ecolandia” e quest’ultima si è impegnata a pagare gli stipendi del mese di gennaio entro il prossimo 14 marzo, giorno della valuta del bonifico disposto dall’ufficio di Ragioneria del Comune. Penso, dunque, che sia stata definita una certezza sul pagamento della mensilità di gennaio e trovo inopportuno e pretestuoso voler, comunque, indire uno sciopero che causerà disagi ai cittadini che, dal canto loro, pagano una tassa sul servizio di raccolta dei rifiuti. Confido – conclude Lanza – in un ripensamento e nel buon senso degli operatori al fine di evitare disagi ai nostri concittadini”.

Gaetano Scarpignato

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