Giarre, auguri di Natale del sindaco con sorprese. E perfino un “giuda” -
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Giarre, auguri di Natale del sindaco con sorprese. E perfino un “giuda”

Giarre, auguri di Natale del sindaco con sorprese. E perfino un “giuda”

Auguri di Natale con sorprese: dissesto scongiurato, debito del Comune azzerato e c’è perfino un “giuda” tra i firmatari la sfiducia al sindaco

Nel corso del tradizionale appuntamento con i giornalisti per lo scambio di auguri natalizi, il sindaco Roberto Bonaccorsi, si presenta con la giunta al completo: Benenati, Patanè, Piera Bonaccorsi, Finocchiaro. Tra il pubblico in prima fila c’è anche il senatore Pippo Pagano. Dopo ben sei mesi il sindaco rompe il silenzio stampa e annuncia che la Corte dei Conti ha inviato una relazione positiva che salverebbe di fatto il Comune dal dissesto ed anzi lo premierebbe. L’annuncio serve al primo cittadino per rintuzzare le accuse dell’opposizione e in particolare dei tredici firmatari la mozione di sfiducia, che viene mostrata ai presenti. Come avrà fatto ad averla, visto che non è mai stata presentata? Semplice, è lo stesso cittadino a dirlo: “fra i tredici, c’è un giuda”.

Doveva essere un incontro piacevole tra amministrazione giornalisti per il tradizionale scambio d’auguri e si è trasformato invece in un “ring” verbale. Non tra giornalisti e amministrazione al completo (per tutti ha parlato il sindaco Roberto Bonaccorsi) ma tra il sindaco e due agguerritissimi consiglieri comunali d’opposizione: la coppia Tania Spitaleri- Gabriele Di Grazia. Coppia giovane e determinata.

Il sindaco, dopo sei mesi di assoluto silenzio stampa sulla questione ”rischio dissesto”, ha snocciolato dati positivi di quasi totale ripresa: “Il momento difficile dell’Ente è superato. Restano alcune criticità sulle quali dobbiamo ancora lavorare, ma il peggio è passato. La valutazione della Corte dei Conti parla chiaro: ce la possiamo fare e abbiamo avuto una dilatazione dei tempi per tornare ad un pieno riequilibrio”. CLICCA E LEGGI LA: NOTA CORTE DEI CONTI

Si è anche tolto il “masso” nella scarpa, rintuzzando le accuse subite in questi sei mesi, facendo riferimento ad un “documento di sfiducia mai presentato, ma firmato con nomi e cognomi”. A questo punto è successo il finimondo. Spitaleri e Di Grazia hanno chiesto: “A quale documento si sta riferendo, visto che non è stato mai protocollato?” e il sindaco di rimando: “La vostra mozione di sfiducia, in cui mi accusate di assoluta incapacità manifestata in campo economico finanziario. Mentre ricevevo accuse infondate e infamanti, abbiamo lavorato in silenzio per salvare la città. Mentre altri lavoravano per dissestarla dicendo falsità attraverso un’intensa attività di mistificazione che, confesso, ci ha sfibrati, siamo riusciti lo stesso ad andare avanti, anche in assenza del dirigente dell’Area finanziaria e adesso i risultati parlano chiaro. E adesso spiegateci dove sono gli 11 milioni di euro di debito!”.

Veemente la risposta di Di Grazia e della Spitaleri: “Come fa ad avere quel documento?” E il sindaco: “Evidentemente tra voi tredici c’è un Giuda”.

Raffaele Musumeci ha minimizzato: “E’ un documento non veritiero, perché le prime cinque pagine sono state cambiate, quindi non risponde alla realtà”. Spitaleri e Di Grazia sono insorti perché il sindaco, secondo loro, ha recato un durissimo colpo al “rispetto istituzionale” , il documento riabilitativo della situazione finanziaria dell’ente avrebbe dovuto essere discusso in Consiglio comunale e non con i giornalisti: “Lei dica quel che vuole ora, ci rivedremo nelle sedi istituzionali e chiariremo noi alla cittadinanza come stanno veramente le cose!”.

Il sindaco ha ribadito di non essersi mai sottratto, ma di essere stato impedito dal farlo dal Consiglio stesso che lo ha ritenuto “un ospite”. Battibecchi dai toni alti e aspri, al punto che il segretario provinciale dell’Assostampa, Daniele Lo Porto, con un pretesto istituzionale ha abbandonato il bellissimo “Salone degli specchi” del Municipio. Mente giungevano alla spicciolata tutti i dirigenti e gli impiegati comunali, che occupavano i posti a sedere, “l’incontro di scambio auguri natalizi” si è dissolto come per incanto…

Gli auguri ai giornalisti dunque sono rimasti inevasi, l’appuntamento rimandato alla sera di giovedì 24, quando sarà acceso in piazza Duomo lo “zuccu”, il fuoco purificatore.
Robertino barcolla, ma non molla. La guerra continua. Buon Natale giarresi.

Mario Pafumi

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