Dissesto al Comune di Giarre scongiurato. L’agonia continua ancora per qualche mese -
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Dissesto al Comune di Giarre scongiurato. L’agonia continua ancora per qualche mese

Dissesto al Comune di Giarre scongiurato. L’agonia continua ancora per qualche mese

L’agonia continuerà per qualche mese. Il dissesto, nell’immediato, non ci sarà. Sotto Natale, il sindaco Roberto Bonaccorsi, potrà gustarsi il suo panettone, davanti al suo trasparentissimo albero, nell’arida Giarre, ridotta ad un polveroso villaggio fantasma. All’esito degli ultimi chiarimenti richiesti dalla Corte dei conti permangono le criticità e in primis i dubbi sulle due importanti transazioni avviate dall’Ente con Edison e Joniambiente.

Sulla quantificazione del contenzioso esistente in capo all’Ente, i magistrati contabili nella nota che fa riferimento alla prima verifica del 2015 sull’andamento del Piano di riequilibrio pluriennale, hanno preso atto della memoria presentata dal Comune di Giarre nella quale si conferma “la riduzione considerevole dell’ammontare dello stesso che risulta quantificato, alla data del 30 giugno scorso, non più dell’originario importo di 14.634.940,00 ma nell’importo di 6.026.557,00″. Certo,  magie contabili a parte,  rimane “la criticità correlata alla presenza di una massa debitoria ancora da riconoscere di importo pari a 5.873.410,66, rispetto alla quale solo una limitata porzione di 1.955.909,00 risulta già ricompresa all’interno del piano di riequilibrio”.

Quanto alle risorse da impiegare per assicurare la copertura relativa al fabbisogno per l’esercizio 2015 si prendono in considerazione le stime derivanti dagli accertamenti Ici per gli esercizi 2010, 2011 e 2012.

Allo stato attuale l’unico dato certo, peraltro attestato anche nella relazione dei revisori, è l’emissione di atti di accertamento (in corso di notifica), relativi alle annualità 2010 e 2011, di importo poco superiore ai 4 milioni di euro. Proprio in questi giorni centinaia di atti di accertamento sono stati oggetto di contestazione in quanto affetti da nullità e lunghe sono le file di cittadini spazientiti davanti la sede degli uffici finanziari.

La deliberazione della Corte dei Conti contiene un elenco di criticità pesanti, 9 delle 11 pagine della lunga nota sono piene di rilievi, dubbi, richieste di chiarimenti, di nuovi approfondimenti. Insomma la Corte dei Conti concede ancora qualche mese di “vita” ma è del tutto evidente che, proprio quando non si riesce a capire quando e come sarà approvato il Bilancio 2015, il dissesto appare ineludibile e non basteranno telefonate o raccomandazioni per evitare il baratro finanziario, organizzativo, politico di questa amministrazione.  A meno che… non si tratti dell’ennesima mastodontica percezione.

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